Chi ha un’età compresa tra i 24 ed i 35 anni e vive ancora con mamma e papà alzi la mano. E’ impressionante la folla di braccia tese che si leva in Italia in seguito a questa richiesta. Eh già, perchè, stando ad un grafico Eurostat pubblicato sulla rivista Quartz che non fa ben sperare, il nostro paese è tristemente alto in questa classifica, posizionato al quinto posto e preceduto da Slovacchia, Bulgaria, Grecia e Malta.
E’ sconfortante, soprattutto per chi, come chi scrive, rientra nella fascia di età indicata ed ha a che fare ogni giorno con coetanei e amici in crisi lavorativa e depressi dall’attuale stato delle cose – costretti a stare a casa ma con il sacrosanto bisogno di avere un’indipendenza non solo economica, ma mentale e vitale – rendersi conto con la spietatezza di cui solo i numeri sono capaci, della quantità di trentenni che ancora vivono con mamma e papà.
Il 46,6% in Italia; quasi la metà. La colpa, certo, è della crisi, ma nel nostro caso è anche un retaggio culturale. I genitori italiani tendono a tenere il pulcino nel nido caldo della chioccia, tanto da renderlo spesso insicuro e incapace di spiccare il volo. Anche Spagna e Irlanda infatti sono in crisi nerissima, eppure sono più bassi dell’Italia in questa classifica… anche se, a onor del vero, i dati sono influenzati dal fatto che molti dei giovani di queste nazioni vanno all’estero a cercare fortuna.
C’è da dire quindi che noi, qui, abbiamo anche più paura di partire. ‘E se poi non trovo lavoro? E se poi non trovo una stanza? E se poi mi manca casa?‘. E intanto la vita passa.
Care mamme, dovete scusarmi per quello che sembra essere un pezzo sconfortante e avvilente, ma che in realtà vuole essere proprio il contrario: incoraggiate i vostri figli a spiccare il volo, fate loro potenti iniezioni di fiducia, in questi tempi bui ce n’è bisogno, comunicate loro che con i vostri atteggiamenti che ce la possono fare e che voi non avete alcun dubbio del fatto che un giorno, non troppo lontano, si realizzeranno ed usciranno di casa.
Lasciateli tentare e sbagliare, solo chi non fa nulla non sbaglia nulla e restare in una campana di vetro per evitare di fallire serve solo a nutrire le insicurezze.
L’appoggio di un genitore è fondamentale nella strada verso l’indipendenza. Non costringeteci, anche voi, oltre al resto della società, a lottare per essa.