Allattare il proprio bimbo al seno dovrebbe essere un momento piacevole e appagante sia per la madre che per il piccolo che riceve il nutrimento di cui ha bisogno.
Purtroppo, a volte, le cose non vanno così lisce e mamme che hanno appena partorito rischiano di essere risucchiate in alcune ” trappole”.
Non è un caso infatti, che oggi giorno , per la prima volta in millenni,
- le donne si trovino a non aver latte per i propri figli,
- o si assista alla proliferazione di drammatiche storie di infruttuosi tentativi di allattamento al seno.
Allattamento al seno: le trappole per le mamme
Questa situazione può essere sintetizzata con l’appellativo di “trappole”, riguardando aspetti sia culturali che istituzionali.
Tra le trappole culturali troviamo:
- lo scarso supporto di una madre che non ha mai allattato al seno la figlia e non ha gli strumenti giusti per consigliarla
- la mancanza di un gruppo di sostegno tra amici e parenti che abbiano già vissuto questa esperienza,
- la circolazione di storie tremende al riguardo
- il racconto della migliore amica che è stata messa sotto processo per non aver allattato il figlio
- il padre del piccolo che invece di aiutare la compagna a risolvere il problema la dissuade dal continuare a tentare con l’allattamento al seno
- la scarsa o, a volte, confusionaria informazione online
- amici e parenti che insistono per dare al bimbo il biberon o criticano la madre quando si assenta per allattarlo
- la disapprovazione sociale sul lavoro e in pubblico circa l’allattamento al seno.
Tra quelle invece istituzionali:
- l’ostetrica o il ginecolo hanno poco tempo a disposizione per fornire le spiegazioni adeguate
- il pediatra che invece potrebbe visitare il piccolo quando sarà già troppo tardi
- l’ospedale non fornisce la giusta assistenza, in modo particolare molte donne che hanno fatto il cesareo non sanno che possono allattare al seno senza problemi, semplicemente ci vorrà piu’ tempo all’inizio
A volte il confine tra retaggio culturale e imperfezioni istituzionali è labile:
- i tagli dei costi della sanità sono rinomati, o nel caso l’assicurazione medica manca, e quindi dall’ospedale/clinica si viene espulse prima di aver capito come allattare il bebè
- al piccolo viene dato latte nel biberon in ospedale e così gli diventa difficile attaccarsi al seno
- il pediatra scoraggia l’allattamento al seno ritenendo che il bebè sia sottopeso e non cresca bene
- la mamma è costretta a tornare al lavoro perché non ha la maternità pagata e non ha tempo da dedicare all’allattamento.
Insomma, tante e troppe le situazioni che impediscono di vivere questo momento con la dovuta serenità ed il necessario supporto. Ed ecco allora per le mamme che le hanno subite, è facile provare sentimenti di colpa e dolore. Ma non devono!
Non è loro la colpa, la colpa è del sistema! La colpa è di tutte queste “trappole”. E parlandone, possiamo e potete aiutare altre mamme a non caderci.
E voi unimamme che ne dite? In quale trappole siete cadute?