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Categoria Salute e benessere bambini

Il bambino da 0 a 3 anni: l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù arriva in aiuto dei genitori

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Francesca Nicoletti

Nove mesi d’attesa e quando il bambino nasce la nostra vita si sconvolge. Tutto cambia. Non ci sarà più niente che non faremo in relazione ai nostri figli ma tante le paure e le preoccupazioni nutrite nei loro confronti, soprattutto rivolte ai primogeniti dove gioca l’inesperienza e l’ansia.

Perché piange sempre?

Perché si comporta così?

Perché rifiuta il cibo?

Perché non dorme?

Sembrano interrogativi banali ma, soprattutto per i genitori giovani e inesperti, quindi alle prime armi, diventano dei macigni difficili da portare, che spesso portano ad una bassa autostima addossandosi colpe di situazioni che non riescono a gestire, poiché, come si sa, il mestiere del genitore è il più difficile del mondo.

Per venire incontro a questi genitori e aiutarli ad affrontare e superare tali difficoltà presso il Centro dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di San Paolo Fuori le Mura, a Roma, è nato il primo “Ambulatorio di attenzione precoce al bambino da 0 a 3 anni”, dove specialisti esperti nel comportamento dei bambini aiutano i genitori a gestire questa nuova situazione.

A seconda della necessità,

  • psicologi,
  • psicoterapeuti dell’età evolutiva,
  • logopedisti
  • e terapisti della neuro psicomotricità

affiancano le famiglie per i primi anni di crescita del bambino donando un supporto unico senza il quale tutto sarebbe reso più difficile; dando tutte le indicazioni necessarie circa

  • il disagio post-natale, relativo a
    • l’alimentazione (allattamento e svezzamento),
    • eventuali disturbi del sonno,
    • difficoltà di interazione
  • il disagio dei primi anni, inerenti la crescita e lo sviluppo del bambino ed i suoi comportamenti, trattando ad esempio
    • l’inserimento scolastico al nido
    • la gestione familiare.

Per potere accedere a questo Centro specialistico è necessario prenotarsi attraverso una semplice chiamata al CUP, dietro prescrizione del proprio medico di base o del pediatra con la seguente richiesta” Colloquio psicologico“.

Evvivadio che qualcuno abbia pensato alle difficoltà delle famiglie e ha creato un supporto dove poter trovare tutto l’aiuto di cui si necessiti. Speriamo solo che sia il primo di una lunga serie.

Francesca Nicoletti

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