Leucemia e bambini: la poesia come terapia

Quando si dice il potere dell’amore! Già, perché proprio di questo parleremo, di amore. Dell’amore che mette nel suo lavoro il medico poeta Fernando Silva che, nei primi anni 80, scrisse una lettera al pediatra Giuseppe Masera, direttore della clinica pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza, parlando dei bambini del Nicaragua, nella quale diceva:

Quando facciamo una diagnosi di leucemia o di tumore, con la mia penna devo disegnare una piccola croce nera accanto al nome del bambino. Non abbiamo la possibilità di trattarlo e di offrirgli almeno la speranza di guarigione. Se potete, aiutateci ”.

L’appello inviato non rimase senza risposta, infatti proprio il dottor Masera, con la collaborazione di medici e genitori del Comitato Maria Letizia Verga di Monza avviarono, come si legge sul Corriere, il programma “La Mascote“, creando il primo centro di oncologia pediatrica dell’America Latina a Managua, capitale del Nicaragua, e anche garantendo la formazione di medici attraverso la scuola internazionale di Monza, MISPHO (Monza International School of Hemato-Oncology).

Fino ad allora quasi tutti i bambini ammalati morivano mentre in Italia riuscivano a sopravvivere il 70% (oggi 80%) dei bambini ammalati. Oggi, invece, grazie a queste persone, anche nel Centro America, si superano il 60% di guarigioni.

Negli ultimi 25 anni più di 1.700 bambini hanno sconfitto la leucemia e altri tumori.

Il dottor Masera ritiene che i bambini malati di leucemia siano creativi, sensibili e abbiano una grande facilità di espressione e per questa sua convinzione quando incontrò il grande poeta latino-americano Ernesto Cardenal, tra i massimi esponenti della teologia della liberazione, gli propose un progetto che prevedeva l’insegnamento della poesia ai bambini malati di leucemia. La poesia come terapia. Fu cosi che Cardenal (ministro della Cultura a Managua e candidato al Premio Nobel) iniziò la sua avventura poetica con i bambini che raccontavano nelle loro poesie i loro villaggi, che, fino a prima di questa collaborazione, non avrebbero più potuto rivedere.

Se non è amore questo!

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