Disciplinare i figli: consigli per i papà

La parola disciplina deriva dalla parola latina “discipulus”, che significa “insegnare”, “guidare”. Quindi un papà per educare un figlio, deve disciplinarlo! Si ma come?

Un blogger americano, molto seguito, Ryan Sanders ha dapprima individuato diverse tipologia di papà, che possiamo così elencare:

  • Il Dittatore: papà rigido e despota che decide al posto dei figli.
  • Il Re: papà che sa quello che non vuole che facciano i suoi figli, così come pure quello che vuole che facciano, indica loro la strada senza imporla.
  • Il Joker: papà divertente e scherzoso che basa l’educazione sul divertimento. Non conosce le aspettative dei propri figli, cosa vogliono, vuole solo saperli felici.
  • Il Follower: papà che segue la scia, che lascia che sia la mamma a prendere le decisoni per la corretta educazione, e lui segue le sue direttive.
  • Il sognatore: papà che segue l’antico adagio “vivi e lascia vivere”. Non conosce le aspettative dei propri figli, nè loro conoscono le volontà del papà.

Dopodichè, Ryan ha consigliato ai papà di associarsi alla tipologia che piu’ li rappresenta e chiedersi: “Sto agendo al meglio per i miei figli, per la mia famiglia, per me stesso?” E poi: “qual è lo stile migliore da adottare, come migliorare“?

Tutto parte dalla comunicazione che deve essere chiara. Inoltre bisogna adottare delle regole valide per tutti i componenti della famiglia, regole quindi erga omnes in base alle quali

  • redarguire ogni comportamento contrario
  • ed elogiare, viceversa, ogni comportamento consono.

Molti papà arricchiscono il loro modus operandi anche di punizioni alle quali ricorrono quando i bimbi hanno avuto un comportamento scorretto, pensando magari pensano che incutendo paura nei figli sia la cosa giusta. Alcuni psicologi infantili sconsigliano questa tecnica, ma esaltano la punizione laddove venga dapprima spiegato il motivo di questa decisione.

La punizione deve quindi essere un breve momento per riflettere sull’accaduto, per evitare di ripetere lo stesso sbaglio, e soprattutto deve essere “commisurata” al gesto sbagliato compiuto.

Cari papà ricordate alcune cose indispensabili:

  • Non punite per tutto e a prescindere. Considerate sempre la gravità del “reato”.
  • Disciplinare significa insegnare o guidare, punire significa “penalizzare” per aver fatto qualcosa di sbagliato. Sono due cose diverse.
  • Siate coerenti nel far rispettare le regole, l’incoerenza confonderà il vostro bambino.
  • Parlare con i bambini con delicatezza e calma circa comportamento sbagliato.
  • Prendetevi una pausa, se siete frustrati o troppo arrabbiati.
  • Adeguate la disciplina ad ogni singolo bambino, bambini differenti rispondono in modo diverso. Magari uno dei vostri figli potrebbe imparare meglio attraverso la privazione di un privilegio (come guardare la TV o un giocattolo preferito), e un altro bambino potrebbe rispondere meglio se inviato nella sua stanza.
  • Lasciate che i vostri figli commettano alcuni errori, li faranno crescere.
  • Spiegate sempre ogni vostra decisione.
  • Non disdegnate abbracci ai vostri figli, anche se li avete puniti! Alla fine trasmettete loro che nonostante tutto li amate.

Ricordate che la disciplina ha lo scopo di guidare il bambino e di insegnare lui una lezione. Sta a voi papà trovare quella giusta affinché i vostri figli crescano nel modo più corretto.

E tu, che metodo hai deciso di usare per insegnare le regole a tuo figlio?

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