Bambini e televisione è un binomio che spesso fa storcere il naso a genitori, educatori ed insegnanti.
Un recente studio canadese ha cercato di stabilire se i bambini che guardano la televisione a 29 mesi (poco piu’ di 2 anni) mostrino una maggior o minore prontezza una volta volta arrivati all’asilo.
La ricerca, condotta dal Quebec Longitudinal Study of Child Development ha preso in esame:
- 991 femmine
- 1600 maschi.
i genitori dei bimbi hanno monitorato il consumo settimanale di televisione dei loro piccoli a 29 mesi.
Successivamente sono stati effettuati calcoli tenendo presente i punteggi ottenuti dai bambini in relazione a:
- vocabolario
- conoscenze matematiche
- capacità motorie.
ed il consumo televisivo avuto da piccolini.
In pratica si è notato che ad ogni aumento del consumo televisivo a 29 mesi (di 1 ora e mezza al giorno) corrispondeva una diminuzione nelle capacità linguistiche, matematiche e motorie, oltre ad una maggior predisposizione ad essere presi di mira dai compagni.
In sostanza i dati raccolti invitano ancora una volta a vigilare sulla crescita dei bambini e sulla fruizione di programmi televisivi. Piu’ precisamente:
i genitori di bambini in età prescolare dovrebbero
- far partecipare i figli ad attività che ne promuovano
- lo sviluppo del linguaggio,
- la socializzazione,
- l’immaginazione,
- l’attività fisica
- limitare l’esposizione dei bimbi ai vari media
i professionisti invece dovrebbero lavorare sul miglioramenteo degli standard qualitativi dei programmi televisivi.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Quanto tempo trascorrono o hanno trascorso davanti al televisore i vostri frugoletti?
Parliamone insieme, se vi va. 😉