Quando si deve attirare l’attenzione dell’ascoltatore, i bambini, ed anche i genitori, sanno bene come fare.
Infatti i pianti, le lagne e il “maternese“, ossia il linguaggio usato dalle mamme per rivolgersi ai piccolini, presentano delle caratteristiche acustiche in comune:
A differenza del pianto, che rappresenta l’unico modo per comunicare dei bambini per i primi mesi, le lagne entra nel repertorio vocale dei bambini tra i 2 e i 4 anni di età.
Fatta questa premessa, sapete qual è il suono più fastidioso del mondo? Incredibile ma vero, secondo una ricerca scientifica condotta da Rosemarie Sokol Chang, piscologa presso la State University di New York, si tratterebbe delle lagne dei bambini.
La Chang è arrivata a questo risultato chiedendo a un gruppo di volontari di risolvere dei quiz matematici prima in silenzio e poi disturbati da diversi rumori:
Sul pianto e la lagna dei bambini i volontari sono crollati, riportando risultati disastrosi nei quiz: ‘E non importa che tu sia uomo o donna’, puntualizza la studiosa, ‘tutti sono stati distratti e infastiditi allo stesso modo‘.
Stando alle ipotesi degli scienziati, tale risultato sarebbe dovuto ad una specifica evoluzione, che ha fatto si che i piccoli umani riuscissero a modulare un suono particolarmente fastidioso per richiamare l’attenzione.
Voi care mamme, cosa ne dite? Anche per voi è così?
Riuscite a sopportare i pianti dei vostri figli quando fanno i capricci, senza cedere alla tentazione di accontentarli pur di farli smettere? 🙂
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