L’Italia è ai primi posti in Europa per quanto riguarda i ritocchi estetici e, tra di essi, spicca il consumo di botox, la tossina botulinica che si usa per spianare le rughe.
Non si tratta solo di un vezzo di ottuagenarie un po’ troppo arzille o dei vip, perché sempre più spesso vi ricorrono giovani under 30, a volte al solo scopo di rimarcare alcuni lineamenti.
Il Daily Mirror, davanti a questo fenomeno, ha perfino coniato l’appellativo di toxic teens, riferito appunto a tutte quelle ragazze e giovani donne che usano questa tossina.
Le venticinquenni ad esempio corrono dal chirurgo plastico appena vedono le prime zampe di gallina.
Tra le varie cause, assai discutibili, di questo tipo di ritocco estetico ci sono:
- smartphone: leggere e-mail ed sms porta ad aggrottare le sopracciglia
- stress da esami universitari
Innumerevoli sono i rischi di un simile comportamento nelle giovani leve:
- aumento del rischio di immobilizzazione del viso
- sviluppo di una resistenza alla sostanza dell’organismo
- appiattimento sui canoni di bellezza che sono di moda in quel momento
Recenti studi eseguiti presso l’Università di Calgary (Canada) hanno dimostrato che il botulino può avere effetti collaterali anche in altre zone dell’organismo.
Un’altra ricerca del Cnr di Pisa ha avvalorato il precedente studio mostrando come il botox possa spostarsi all’interno del corpo attraverso il sistema nervoso.
Insomma, il botox presenta davvero dei seri e concreti pericoli per il nostro organismo.
I media infine, bisogna evidenziarlo per l’ennesima volta, hanno un ruolo chiave nel suggerire a quale modello ispirarsi, imponendo standard di bellezza semplicemente impossibili.
Un intervento chirurgico non potrà mai risolvere i problemi di insicurezza, ricordatelo, care unimamme alle vostre figlie.