Conoscere almeno una lingua straniera ormai è un requisito indispensabile sia in ambito scolastico che lavorativo.
Tradizionalmente l’Italia è sempre stata uno dei fanalini di coda in questo senso e un recente sondaggio proposto da Eurobarometer sembra confermare questa tendenza.
In realtà anche nella cosiddetta Europa “unita e senza frontiere” si zoppica un po’ dal momento che:
- solo il 25% dichiara una padronanza di due o più lingue.
Tornando a noi, purtroppo l’idioma della Regina d’Inghilterra ci coglie in fallo, dal momento nella classifica europea siamo sesti ultimi:
- solo il 13,7% degli italiani dichiara di conoscere l’inglese
- in Spagna l’11% della popolazione (i peggiori)
Svettano invece, anche per ragioni storiche i maltesi, seguiti da:
- Svezia 54,4%
- Danimarca 53%
- Finlandia 45,3%.
Decisamente in Italia la situazione non è rosea, visto che il problema non riguarda solamente le “vecchie” generazioni che non hanno potuto usufruire di una formazione scolastica comprendente la lingua straniera, ma anche le nuove:
- il 19,5% delle persone tra i 15 e i 34 anni parla inglese
- il 14% tra i 35 e i 54 anni.
Il dato è alquanto sconfortante, soprattutto se si considera che non va meglio con gli altri idiomi:
- l’8% mastica un pochino di francese
- il 7% si diletta con lo spagnolo.
Al giorno d’oggi sono davvero tante le opportunità per ovviare a questa notevole mancanza che ci penalizza all’interno del mercato europeo e che, scusate la franchezza, ci fa fare una figura quantomeno indegna ogniqualvolta mettiamo piede fuori dall’Italia o dobbiamo confrontarci con un “ospite” straniero.
Tra corsi universitari, Erasmus, ma anche film in lingua originale, ipad e Youtube c’è davvero da sbizzarrirsi nel trovare ciascuno la formula più “divertente” e adatta per coltivare la passione e la curiosità per un altro linguaggio.
E voi unimamme, come vi trovate con l’inglese? Siete preparate? E i vostri figli?