Conoscere almeno una lingua straniera ormai è un requisito indispensabile sia in ambito scolastico che lavorativo.
Tradizionalmente l’Italia è sempre stata uno dei fanalini di coda in questo senso e un recente sondaggio proposto da Eurobarometer sembra confermare questa tendenza.
In realtà anche nella cosiddetta Europa “unita e senza frontiere” si zoppica un po’ dal momento che:
Tornando a noi, purtroppo l’idioma della Regina d’Inghilterra ci coglie in fallo, dal momento nella classifica europea siamo sesti ultimi:
Svettano invece, anche per ragioni storiche i maltesi, seguiti da:
Decisamente in Italia la situazione non è rosea, visto che il problema non riguarda solamente le “vecchie” generazioni che non hanno potuto usufruire di una formazione scolastica comprendente la lingua straniera, ma anche le nuove:
Il dato è alquanto sconfortante, soprattutto se si considera che non va meglio con gli altri idiomi:
Al giorno d’oggi sono davvero tante le opportunità per ovviare a questa notevole mancanza che ci penalizza all’interno del mercato europeo e che, scusate la franchezza, ci fa fare una figura quantomeno indegna ogniqualvolta mettiamo piede fuori dall’Italia o dobbiamo confrontarci con un “ospite” straniero.
Tra corsi universitari, Erasmus, ma anche film in lingua originale, ipad e Youtube c’è davvero da sbizzarrirsi nel trovare ciascuno la formula più “divertente” e adatta per coltivare la passione e la curiosità per un altro linguaggio.
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