Mamme che guardate con apprensione al futuro dei vostri figli che studiano ancora sui banchi dell’università, mettete da parte per un momento le statistiche su disoccupazione e crisi economica e fate un bel respiro: avete mai sentito parlare di Erasmus?
Il suo obiettivo è quello di fornire ai ragazzi l’opportunità di studiare in un altro paese e promuovere la collaborazione tra istituzioni.
Secondo le statistiche dell‘European Commission, dal 2009 al 2010 questo programma ha consentito:
- 213,266 scambi studenteschi, con un incremento del 7% rispetto agli anni precedenti.
A guidare la classifica dei paesi “preferiti” dagli studenti vi è la Spagna, seguita da Francia, Germania e Italia.
Tra le città europee spiccano infatti:
- Barcellona: un’ottima location sia per studiare che per divertirsi
- Parigi: con la sua posizione strategica è accessibile a tutti
- Londra: le infrastrutture accademiche sono eccellenti, è il più importante centro della finanza, della moda, dei media
David Federico, Responsabile di un Ufficio Relazioni Internazionali, spiega il perché del fenomeno Spagna.
- ha un’alta disponibilità di posti
- consente una maggior uniformità didattica rispetto alle università di provenienza
- molti la scelgono per motivi linguistici
Un anno o sei mesi di Erasmus sono considerati un’esperienza preziosa per i ragazzi:
- aiuta a renderli autonomi
- ad aprire gli orizzonti verso nuovo prospettive
- avere maggiori opportunità lavorative
Bianca Crivelli, una studentessa di lingue che ha fatto questa esperienza, commenta così:
“Credo di essere maturata e di essere molto più indipendente. Inoltre vivere in un Paese straniero con una cultura diversa dalla tua ti apre la mente a nuove prospettive, ti fa sentire parte di un paese più grande, ti rende più tollerante e meno “choosy”, per utilizzare un termine ingiustamente volto a criticare noi giovani”.
Sentito mamme italiane?
Non siate apprensive e magari suggerite, se già non l’avete fatto, ai vostri figli, questa fantastica opportunità che sicuramente potrà arricchirli dal punto di vista umano e culturale.