La visita dentistica è un momento difficile sia per gli adulti che per i bambini. Ma non sarebbe tutto molto più semplice se partissimo con il piede giusto? La prima volta dal dentista non sappiamo cosa ci aspetta, ma è evidente che l’esperienza ci ha insegnato che quei momenti sono spiacevoli e soprattutto dolorosi.
Il dolore in particolare può rappresentare uno scoglio insormontabile per un bambino: se la prima (o le prime) esperienze sono traumatiche sarà poi impossibile fargli vivere con tranquillità ogni visita medica. L’obiettivo non è certo quello di portare dal dentista nostro figlio con il sorriso, un paradosso irrealizzabile, ma perlomeno di fargli vivere quell’esperienza con maggiore tranquillità e se possibile minore sofferenza.
Come ben spiegato da Fanelli e Benini ne “Il dolore nel bambino. Strumenti pratici di valutazione e terapia” dobbiamo liberarci dall’idea che il dolore abbia un valore educativo e per questo va trattato come una parte importante di ogni intervento ambulatoriale.
Ridurre il dolore significa
- migliorare la qualità della vita del bambino,
- migliorare la facilità d’intervento e la sua serenità,
- aumentare la fiducia nel medico
- vederlo come un professionista, non come un torturatore
- e rendere il bambino più consapevole del suo aiuto.
Per fortuna la tecnica medica continua a fare passi in avanti e ora c’è un’alternativa meno invasiva rispetto all’anestesia totale: la sedazione cosciente mediante somministrazione di protossido d’azoto, noto anche come gas esilarante per i suoi effetti leggermente euforizzanti in grado di ridurre la sensazione del dolore mantenendo il paziente cosciente. Un tipo di anestesia adatta anche a bambini di età molto piccola, dai 4 anni in su, e che permette di attuare le cure dentali con minore ansia e quindi abbassando i livelli di stress psico-fisico.
Il protossido d’azoto è una nuova metodica che sicuramente aiuterà i nostri figli (e tutte le unimamme che li accompagnano) ad avere meno paura del dentista, non credete?