Prima di continuare a leggere, te la senti di testare le tue conoscenze sull’HIV? Se la risposta è si vai alla fine dell’articolo e prova a rispondere alle domande del test.
Se invece non ti interessa sapere quanto ne sai, ma vuoi saperne di piu’, eccoti servito.
HIV e AIDS: tutto ciò che c’è da sapere
Tra le malattie sessualmente trasmissibili che in passato hanno mietuto migliaia di vittime spicca l’HIV.
Ancora oggi l’80% delle nuove diagnosi di infezione riguarda la tramissione sessuale, soprattutto tra coloro che non sanno di essere infetti e che quindi non usano precauzioni.
L”indagine promossa dalla LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS), fornisce alcune informazioni al riguardo, sfatando alcune false credenze, e suggerisce delle tecniche preventive:
- l‘HIV non si trasmette attraverso la saliva, punture di zanzara
- non ci si infetta mangiando nello stesso piatto o bevendo dallo stesso bicchiere di persone affette da HIV, né attraverso contatti quotidiani o la condivisione del bagno
Ma quali sono i comportamenti a rischio?
- i rapporti penetrativi: sia vaginali che anali. Il preservativo ne elimina il rischio
- i rapporti orali: sono pericolosi solo per la persona che li pratica. Da questo punto di vista è comunque più sicuro praticare la fellatio con il preservativo
- scambio di baci e masturbazione sono comportamenti sicuri
Per quanto riguarda le secrezioni corporali, ecco quali possono essere pericolose e quali no:
- sangue, sperma e secrezioni vaginali possono trasmettere l’HIV
- saliva, sudore e urina invece no
- il latte materno può veicolare il virus.
Qualche consiglio su come usare il preservativo, l’arma più efficace per preservarci da questa malattia:
- conservarlo con cura e controllarne la scadenza
- utilizzarlo fin dall’inizio del rapporto
- utilizzare solo lubrificanti a base d’acqua.
Sapevate che esiste il preservativo femminile? Si chiama Femidon e consiste in due anelli flessibili alle estremità, uno va introdotto nella vagina, l’altro all’esterno, in Italia è poco diffuso ma potete trovarlo nei siti specializzati in internet o rivolgendovi alla sede LILA più vicina.
In caso di rottura del preservativo durante un rapporto con un partner HIV positivo esiste la profilassi post esposizione che va iniziata non oltre le 48 ore dall’esposizione al rischio
Qualora invece abbiate avuto un rapporto a rischio, ecco come dovete comportarvi:
- un test è definitivo se effettuato a 3 mesi dall’ultimo rapporto a rischio
- per i test combinati il periodo finestra si riduce a 4/6 settimane
La scienza ha fatto notevoli progressi da quando questa terribile malattia si è presentata con tutta la sua devastante forza: le terapie sono talmente efficaci che pochissime persone HIV positive arrivano ad avere una diagnosi di AIDS. I farmaci vanno presi per tutta la vita, ogni giorno, a orari stabiliti.
Per quanto riguarda i figli:
- una donna HIV positiva può trasmettere il virus al figlio
- durante la gravidanza,
- al momento del parto
- o durante l’allattamento
- la possibilità di contagio si riduce significativamente (<1%)
- seguendo un’idonea terapia durante la gravidanza,
- effettuando un parto cesareo
- ed evitando l’allattamento al seno.
Speriamo che questi suggerimenti vi aiutino a sviluppare una maggior consapevolezza nei confronti di questo virus che, nonostante i progressi scientifici, non è stato ancora completamente debellato.
Per approfondire consigliamo infine il sito della LILA.
Se all’inizio dell’articolo hai pensato di volerti testare prima, ecco il link per il test: rispondi a tutte le domande di QuestionAids e poi torna qui.
Care unimamme, non abbiate vergogna, parlatene con i vostri figli e suggerite anche a loro di fare il test della LILA, è estremamente utile!