Tutti i passanti, o quasi, dopo un iniziale momento di sgomento si sono prodigati nei suoi confronti e hanno cominciato a privarsi dei loro indumenti per donarli al povero bimbo intirizzito, chi ha dato i guanti, chi la sciarpa e chi, addirittura, il giubbotto. Ma cosa succederebbe se il bambino invece che ad Oslo si trovasse in Siria? Questo è l’interrogativo che si pone l’associazione che sta portando avanti una campagna di raccolta indumenti proprio per i bambini siriani.
Non vi nascondo, care unimamme, che nel vedere il video mi sono commossa per l’animo buono e altruista delle persone. Ma, secondo voi, sarebbe successa la stessa cosa anche qui in Italia? Io credo di si!
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