Care unimamme, oggi festeggiamo Domenico, nome diffuso in Italia, che deriva dal latino Dominicus, che significa “del Signore”, usato sin dal IV secolo col significato cristiano di “consacrato al Signore”, anche se successivamente questo nome fu dato ai bambini nati di domenica, il giorno consacrato al Signore.
Chi porta questo nome è una persona che ama lo sport e trascorre gran parte del suo tempo negli ambienti sportivi. È un divoratore di libri e ha un’intelligenza superiore. Gli piace documentarsi di tutto ciò che lo circonda. Non gli piace vivere in solitudine. È una persona sentimentale e molto affettuosa.
Varianti del nome:
- Dominico
Varianti al femminile:
- Domenica
- Dominica
I simboli associati al nome sono:
- numero fortunato: 8
- colore: verde
- pietra: smeraldo
- metallo: mercurio
Per quanto riguarda il santo, il 25 febbraio, si festeggia Beato Domenico Lentini (Lauria, 20 settembre 1770 – Lauria, 25 febbraio 1828), un presbitero italiano.
Domenico Lentini nasce da Macario e Rosalia Vitarella, persone povere di denaro ma ricche di fede e onestà che lo battezzano lo stesso giorno della nascita. A 14 anni, per la sua forte vocazione, si reca nel Seminario di Policastro per la sua formazione e nel 1793 diventa diacono di Mormanno. L’8 giugno dell’anno successivo è ordinato sacerdote. Diventa, successivamente, presbitero e torna a Lauria dove resta per tutta la sua vita.
È sempre disponibile con i fedeli che da lui si recano per ottenere la Penitenza per espiare le proprie colpe e si dedica a predicare il Vangelo nelle zone limitrofe alla sua diocesi, compiendo diversi miracoli durante il suo cammino di fede. Per aiutare i poveri dona loro tutto ciò che possiede, vestiti, scarpe e cibo. Muore, nella sua città natìa, il 25 febbraio 1828 in seguito ad agonia vissuta in abbandono mistico.
Domenico vive una vita di penitenza per espiare i suoi peccati con mortificazioni corporali e auto flagellazioni, dorme sul pavimento e pratica il digiuno.
È definito “angelo dell’altare” perché spesso durante le sue preghiere va in estasi.
Alla sua morte si celebrano sette funerali in sette giorni diversi e, per tutto il tempo, il suo corpo rimane, inspiegabilmente, morbido e caldo, diffondendo sangue vivo e odore dolce.
La casa dove è nata e la vicina chiesa madre di San Nicola di Bari a Lauria, che ne custodisce le reliquie, sono meta di continue visite da parte dei pellegrini durante tutto l’anno.
È dichiarato solennemente Beato da Papa Giovanni Paolo II il 12 ottobre 1997, in Piazza San Pietro.
Ti abbiamo aiutato a chiamare tuo figlio Domenico? E allora non ci resta che augurargli la stessa tenacia nel perseguire i suoi ideali. Buon onomastico!