Il latte comincia ad arrivare in un periodo di tempo che può variare tra le 24 e le 72 ore successive al parto.
Da subito il bambino verrà attaccato al seno, dal quale berrà inizialmente il colostro, soprattutto per stimolare quella che viene definita la montata lattea, ovvero l’arrivo vero e proprio del latte.
Come ci si può rendere conto che il bambino, in realtà, abbia bevuto? Uno dei modi più semplici è quello di valutare il seno, cioè dopo ogni poppata il seno dal quale ha bevuto deve risultare soffice e leggero.
Ma non sempre tutto procede liscio. Vediamo allora quali sono i principali inconvenienti e problemi che si possono presentare allattando.
Per ingorgo mammario si intende un accumulo di sangue, latte e altri liquidi del seno che non permettono la fuoriuscita del latte. Questo si verifica, soprattutto, quando non vengono ben drenati tali liquidi durante la poppata.
Ma come poter prevenire un eventuale ingorgo mammario che oltre a provocare dolore fisico alla neomamma non permette al bambino di alimentarsi? Ecco alcuni suggerimenti utili da conoscere:
Se il seno è molto pieno effettuare una spremitura manuale per far uscire un pò di latte da lasciare poi sull’areola per mantenerla idratata e morbida.
Cosa fare se, invece, ormai l’ingorgo si è verificato? Questo è il trattamento da seguire:
Piò anche succedere che i condotti mammari siano bloccati e ciò si verifica quando si forma un nodulo morbido e doloroso, causato dal latte. Cosa fare per evitare che ciò accada?
Se invece il dotto è ostruito bisogna
La mastite si verifica quando il blocco del condotto mammario si allarga anche nei tessuti circostanti, facendoli infiammare. Quali sono i sintomi della mastite?
Ricordarsi di avvertire il medico se la febbre ha una durata superiore alle 6 ore.
Cosa fare quando si ha la mastite? È necessario
Inosmma, care unimamme, non è proprio una passeggiata di salute allattare il proprio bimbo al seno, tanti sono gli inconvenienti nei quali ci si può imbattere, dal dolore della stretta morsa del bambino intorno all’areola quando non vuole mollarla ai vari fastidi di cui abbiamo appena parlato.
Però è tanta la gioia di condividere un momento tutto nostro e del tutto intimo e privato. Pensare che quell’esserino cresce tramite noi ci fa sentire uniche, forti e responsabili. Ed inoltre nella maggior parte dei casi, tali incovenienti non durano per sempre, ma sono concentrati nelle prime settimane…quindi stringiamo i denti e facciamoci aiutare Rivolgendoci ad una consulente dell’allattamento (tipo Leche League) o a un’ostetrica, presenti nei consultori o presso associazioni, per ricevere consigli specifici per il vostro problema.
E voi, che cosa avete provato mentre allattavate i vostri bimbi?
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