Lo studio ha preso in considerazione bimbi dell’età di 5 anni con situazioni familiari problematiche ed è risultato che gli stessi hanno un organismo più debole e meno resistente agli agenti patogeni poichè con basse difese immunitarie.
Secondo questi specialisti il nostro corpo riesce a reagire difendendosi dallo stress quotidiano solo quando è di breve durata, ma se, viceversa, la durata si prolunga l’organismo ha difficoltà a difendersi e quindi si innescano delle reazioni di tipo autoimmune e ci rende vulnerabile nei confronti di eventuali patogeni esterni. Per cui sarà molto più probabile che l’influenza colpisca un bimbo che vive una situazione stressante piuttosto che un bimbo che vive in un ambiente sereno.
Tale studio si può riallacciare allo studio dell’università di Harvard effettuato sullo sviluppo cerebrale del cervello, e sugli effetti dello stress tossico.
Dopotutto, care unimamme, è quello che succede anche a noi adulti, o no? Quante volte ci ritroviamo a vivere situazioni di stress (sul lavoro piuttosto che nella vita quotidiana) e sentirci come se ci fosse passato addosso un treno?
E poi, perché quando siamo in vacanza, rilassate e felici non abbiamo alcun malanno?
E allora cerchiamo di far vivere i nostri piccoli fuori dalle nostre ansie e permettiamo loro di vivere sereni, ne va della loro salute presente e futura.
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