e tanti altri ancora.
E allora ecco dieci regole per approcciarsi al neonato e alla sua famiglia, suggerite da Kelly Winder, fondatrice di uno dei più seguiti siti web in Australia, dedicati alla famiglia: Bellybelly.
Regola n. 1. Attendi di essere invitata.
Manda mail o messaggi nei quali ti congratuli per la nascita ed esterna il tuo desiderio di poter conoscere, quanto prima, il nascituro e poi aspetta che ti rispondano invitandoti. Recarsi direttamente a casa, senza preavviso, potrebbe risultare una violazione della privacy.
Regola n. 2. Riconosci quando stare alla larga.
Il bimbo appena nato non ha ancora sviluppato del tutto il sistema immunitario e, pertanto, è vulnerabile alle malattie, per cui se sei anche solo un pò raffreddata è meglio rimandare la conoscenza. I genitori apprezzeranno questo gesto. In ogni caso è sempre meglio evitare di baciare e toccare la bocca del bimbo o le mani che spesso mette in bocca.
Regola n. 3. Porta qualcosa da mangiare per i genitori.
Ormai tutto gira intorno al neoarrivato e, spesso, i genitori non trovano neanche il tempo per cucinarsi e, allora, porta qualcosa di buono cucinato da te quando vai a far loro visita, te ne saranno grati.
Regola n. 4. Fai come se fossi a casa tua.
Renditi utile in tutto ciò che puoi. Non attendere che ti sia servito un drink o qualcos altro, ritieniti uno di famiglia.
Regola n. 5. Aiuta in casa.
Se noti in casa dei piatti da lavare, lavali. Se c’è sporco per terra passa l’aspirapolvere. Se vedi i vetri sporchi, puliscili. Regalerai, in questo modo, del tempo ai genitori. Per non urtare la sensibilità di alcune madri potresti dire “Ti dispiace se ti passo l’aspirapolvere mentre tu dai da mangiare al piccolo? Almeno mi rendo utile!”. Se esistono altri fratelli prenditi cura di loro, portali al parco, gioca con loro, in questo modo dai sollievo a mamma e papà.
Regola n. 6. Aspetta che sia la mamma a dirti di prendere il bimbo in braccio.
I primi giorni dopo la nascita la neo-mamma è molto possessiva e l’istinto di protezione è molto forte per cui è meglio attendere che sia proprio la mamma a “offrirti” di prendere in braccio il suo cucciolo. Se, al tuo arrivo, il bimbo dorme non svegliarlo, potresti irritare i neo genitori.
Regola n. 7. Riconoscere il momento in cui “riconsegnare” il bimbo alla mamma.
Se il bimbo, tra le tue braccia, è insofferente e lagnoso non forzare la mano, riconsegnalo nelle mani della mamma.
Regola n. 8. Dite solo cose positive.
Se credi che il bimbo sia bello e che i genitori stiano facendo un ottimo lavoro allora fatelo presente, aumenta l’autostima di mamma e papà. Non cercare di dare consigli o pareri se non quando vi vengono chiesti. Non parlare di allattamento difficile e di tutto ciò che può provocare ansie.
Regola n. 9. Non avere grandi aspettative riguardo l’accoglienza.
Se non ti senti molto beneaccolta nella casa del nuovo arrivato non prendertela, non lo fanno con cattiveria, è la stanchezza e la nuova situazione che rendono i neo genitori un pò apatici e stanchi. Anzi, se vedi la mamma particolarmente stanca proponile di farsi un riposino mentre tu sei lì a controllare il suo cucciolo.
Regola n. 10. Non fermarti troppo.
Per una visita in queste circostanze un’ora è più che sufficiente, mai protrarsi oltre, ci saranno altri momenti in cui potrai farlo.
REGOLA BONUS! Non dimenticare la mamma!!!
Cerca di elogiare la mamma per ciò che ha fatto e per la fatica sostenuta. Assicurati che non soffra di depressione post parto, che, purtroppo, è molto comune. Lei prima di tutto.
In Cina, è tradizione per la nuova madre di dedicarsi esclusivamente al suo bambino per il primo mese mentre i nonni e gli altri parenti assumono i lavori di casa, cucinano e svolgono le altre mansioni quotidiane, tutto ciò per permettere alla madre di dedicarsi esclusivamente al suo neonato.
In alcuni paesi latino-americani, la madre è coccolata per 40 giorni, per permetterle di riprendersi e di creare un legame indissolubile con il suo nuovo bambino.
Una tradizione simile esiste anche in India, dove la neo-madre non mette piede in cucina per molti giorni mentre i parenti cucinano per l’intera famiglia e puliscono casa.
Insomma, se ci impegnamo, potremmo favorire anche noi l’instaurarsi di una tradizione pro-mamma.
E voi care unimamme cosa ne pensate? A quante piacerebbe essere demandate dalla mansione di casalinga per qualche giorno? Come avete vissuto il vostro rientro a casa e la “processione” di amici e parenti vogliosi di conoscere il piccolo?
Sono stati tutti discreti, sempre? Vi va di raccontarci la vostra esperienza?
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