La varicella è la malattia esantematica più diffusa nonché la più benigna tra i bambini che frequentano la scuola o l’asilo e trova il suo massimo contagio nel mese di marzo, periodo di cambio stagione e quindi momento in cui l’organismo è più indebolito per gli sbalzi climatici.
La sua diffusione è veloce perché si trasmette attraverso le gocce di saliva e quindi il contagio è semplice poiché si può trasmettere
- parlando,
- starnutendo,
- tossendo
ma, per fortuna, la sua guarigione è rapida e per questa ragione si può provare a curarla con la medicina naturale.
Ma come si riconosce?
Sicuramente per la presenza di macchioline piatte e rosse inizialmente sul viso e poi su tutto il corpo, ma in modo particolare sul torace, spesso accompagnate da prurito, che si riempiranno di liquido.
La varicella ha un’incubazione di circa 15 giorni ed è contagiosa da 2 giorni prima a 6 giorni dopo la comparsa delle prime macchioline, e cessa di essere trasmissibile, nel momento in cui si formano le crosticine.
Cosa poter fare per lenire il prurito e far “seccare” le bollicine?
Premesso che bisogna fare il possibile affinchè il bambino non gratti le bollicine per evitare di lasciare cicatrici, si può intervenire con tisane, gocce e granuli omeopatici che rilassano la pelle e diminuiscono il senso di prurito.
È possibile accelerare il decorso della malattia?
Il virus della varicella, così come qualsiasi malattia, riduce le difese immunitarie del bambino quindi è necessario far assumere loro alimenti ricchi di vitamina C:
- agrumi,
- kiwi,
- broccoli,
- cavolo,
- pomodori,
- spinaci,
di betacarotene presente nei seguenti alimenti:
- nespole,
- albicocche,
- asparagi,
- lattuga,
- zucca
e di bioflavonoidi assimilabili attraverso
- uva,
- pompelmo,
- more,
- limoni.
È consigliabile anche somministrare ai bambini con la varicella i fermenti lattici e i probiotici per aiutare l’intestino.
Cosa fare per dare sollievo al bambino malato? Ecco qualche rimedio omeopatico.
Si possono dare 3 granuli di Rhus toxico Dendron 5 CH per 3 o 4 volte al giorno che riduce la diffusione dei puntini e la durata dell’eruzione, e per di più calma il prurito che può diventare davvero fastidioso, soprattutto di notte, quando rende difficile dormire.
Laddove, invece, il prurito è intenso e difficile da gestire è possibile aggiungere il Ribes nigrum 1 DH dalle 10 alle 30 gocce, per 3 o 4 volte al giorno.
Nel momento in cui sulle bollicine si forma la crosticina questa non deve essere assolutamente grattata per non lasciare segni sulla pelle. È possibile aiutare il bimbo dandogli Graphites 9 CH, tre granuli due volte al giorno, oppure mettere la crema sulle vesciche.
Se c’è febbre superiore a 38°, oltre al paracetamolo (tachipirina) si può aggiungere Belladonna 5 CH, 3 granuli, per 4 o 5 volte al giorno.
La Rosa canina, grazie all’alto contenuto di vitamina C, alza le difese immunitarie del bambino, per cui si consigliano 20 gocce di Rosa canina 1 DH 20, una volta giorno.
Per diminuire il prurito oltre al classico Talco mentolato, è consigliabile fare dei bagni tiepidi con farina d’avena o amido di riso. Sulle croste si possono applicare una pomata o del talco alla calendula, antinfiammatoria e calmante.
E voi care unimamme, avete qualche rimedio casalingo da suggerire? Vi andrebbe di condividere la vostra esperienza?