Già a pochi mesi i bebè riconoscono le melodie

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La musica è un tesoro prezioso e un’amica fedele per chiunque le apra il cuore, per i bambini inoltre si rivela uno strumento di crescita e di stimolo della creatività.

Bambini e musica: uno studio

Se consideriamo i più piccoli, bimbi di pochi mesi, potremmo rimanere sorpresi di come questi esserini ancora incapaci di esprimersi correttamente a parole, possano distinguere un brano allegro come l’Inno alla Gioia da una scaletta di composizioni più cupe.

Secondo il professore di psicologia Ross Flom, responsabile dello studio presso la Brigham Young University:

  •  i bambini riescono a dare un senso al mondo che li circonda ancor prima di iniziare a parlare
  • “una delle prime cose che i piccoli apprendono a livello comunicativo è l’emozione, per loro dunque la melodia è il messaggio”

Ecco come si è svolto lo studio del professor Flom, che presto vedrà la luce sulla rivista accademica Infant Behavior and Development:

  • i ricercatori si sono concentrati su quello che gli infanti di 5 mesi riescono a trasmettere con gli occhi
  • inizialmente hanno mostrato un volto emotivamente neutro durante l’ascolto musicale
  • quando il bimbo ha distolto lo sguardo hanno inserito una playlist formata da 5 canzoni tristi e 5 felici
  • successivamente è stato monitorato quanto a lungo i bimbi osservavano il volto
  • i piccoli che notavano un cambiamento dal triste al felice o viceversa fissavano il volto 3 o 4 secondi in più

Il metodo utilizzato in questo esperimento, ovvero quello di misurare quanto ci vuole perché i bambini si annoino, era già stato utilizzato nel 2007.

A questo punto i ricercatori hanno selezionato le canzoni con il maggior numero di consensi felice o triste, facendo la media del punteggio ottenuto tra adulti e bambini.

La professoressa di musica Susan Kenney, che non ha partecipato alla ricerca ha notato delle differenze tecniche tra le canzoni tristi e allegre ascoltate dai bambini:

  • le canzoni felici presentavano frasi brevi o motivi che si ripetono
  • il tempo e i ritmo melodici erano più veloci di quelle tristi
  • e le melodie tendevano verso l’alto

Il fatto che un cucciolo di cinque mesi sia in grado di cogliere queste sfumature è stupefacente.

Secondo Flom infine, questo “interludio” dei bambini in cui apprendono le emozioni attraverso i suoni è molto importante ed è un passaggio naturale prima di imparare a parlare.

E voi unimamme avete mai provato ad osservare i vostri piccoli mentre ascoltano qualche musica?

Avete colto qualche reazione particolare?

Parlatene con noi se vi va.

Noi vi lasciamo con uno studio che dimostra come i piccoli in tenera età possano seguire le lezioni di musica.

 

 

 

 

 

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