Non giudicare gli altri dalle apparenze dovrebbe essere un assioma ben stampato nella mente di ciascuno come monito di vita. Nella realtà però capita a tutti che alcune persone ci risultino subito simpatiche o antipatiche a un solo sguardo: si parla di percezione sociale.
Alcuni studiosi hanno intuito che anche i bambini di pochi anni tendono a fare considerazioni sul carattere di chi hanno davanti, guardandoli semplicemente in faccia.
La ricerca su questo curioso aspetto è stata guidata dalla scienziata e psicologa Emily Cogsdill della Harvard University secondo cui manifestare giudizi sulle persone è una tendenza che comincia da piccoli e non richiede molta esperienza sociale
Lo studio, di grande interesse, una volta stabilito che gli adulti effettivamente si comportano così, mira a capire se si tratta di un impulso che emerge fin dai primi anni di vita. La dottoressa Codgsdill infatti precisa:
- se l’abbinamento tratti facciali – inferenze (conclusioni) emerge gradualmente allora si tratta di una capacità che si sviluppa crescendo
- se il binomio sopra citato spicca anche nei bambini, vuol dire che è una capacità cognitiva innata.
Ecco dunque come si è svolta l’indagine:
- sono stati esaminati 99 adulti e 144 bambini dai 3 ai 10 anni
- gli sono state presentate diverse coppie di volti al pc che differivano per un tratto
I tratti considerati erano:
- certezza,
- dominanza
- e competenza
Che cosa è successo?
- gli adulti hanno mostrato consenso su alcuni tratti abbinati a volti specifici e così anche i bambini
- i bambini tendevano a considerare di più l’affidabilità
ciò suggerisce che i piccoli siano inclini a prestare attenzione all’atteggiamento di un volto, in qualunque caso sia esso positivo o negativo.
In pratica, adulti e piccolini sono coerenti nei tratti che attribuiscono ai volti, è ancora incerto però quando esattamente emerga la tendenza a trarre delle conclusioni, anche se a 7 anni il giudizio dei bambini tende a coincidere con quello degli adulti.
“I dati” conclude la Coghill, “suggeriscono che i bambini associno determinate espressioni del volto a tratti del carattere, esattamente come il comportamento pro sociale”.
Insomma anche i nostri “innocenti” piccini potrebbero essere degli efficienti rilevatori di comportamento.
E voi unimamme cosa ne pensate? Per caso i vostri pargoli vi hanno messe in qualche situazione imbarazzante per il loro comportamento diretto o per aver preso in antipatia qualcuno di punto in bianco? Parlatene con noi se vi va.