Da un recente studio condotto da un team del Women & Infants Hospital di Rhode Island in collaborazione con la Warren Alpert Medical School of Brown University, pubblicato sulla rivista specializzata Pediatrics, si è dedotto che i bambini nati prematuri se vengono stimolati dalla voce dei genitori si sviluppano prima. Sembra che udire la voce della mamma stimolerebbe più velocemente la loro maturazione cerebrale.
La ricerca, dal titolo “Dialogo tra adulti e neonati prematuri in terapia intensiva e loro sviluppo cognitivo” è stata coordinata dalla Dottoressa Betty Vohr e ha avuto come obiettivo quello di verificare quante parole nuove da dire al nato pretermine per aiutarlo nel suo sviluppo e da questi studi si è rilevato che i bambini nati prematuri, ricoverati in terapia intensiva, sottoposti quotidianamente all’ascolto di nuove parole da parte della mamma accelerano il loro sviluppo cognitivo e cerebrale, tante più parole ascolterà tanto accelererà questa crescita.
Il bambino prematuro, in questo modo, potrà cancellare quel gap cognitivo con i bambini nati a termine entro diciotto mesi dalla sua nascita. D’altro canto tanti sono gli studi che dimostrano quanto sia importante parlare con i bambini fin da quando sono ancora nella pancia.
La dottoressa Vohr ha concluso dichiarando: “Storicamente, i neonati molto prematuri hanno difficoltà nel linguaggio. Il nostro studio dimostra il forte impatto dei genitori e del loro parlare ai piccolo in terapia intensiva.” E incita i genitori a recarsi quanto più possibile vicino all’incubatrice e parlare o cantare al proprio bimbo, proprio come si farebbe se il bimbo fosse ancora nel pancione.
E voi, care unimamme, cosa ne pensate? Già lo sapevate o lo immaginavate? Avete qualche esperienza da condividere con noi?