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Bambino obeso di pochi mesi salvato da un’organizzazione umanitaria

Published by
Francesca Nicoletti

Dopo tutto quello che si predica circa le cattive abitudini alimentari ecco che la storia di un bambino colombiano di 8 mesi già obeso.

Santiago Mendoza, questo il nome del bambino, pesa 21 chilogrammi, ovvero il triplo di quello che in realtà dovrebbe pesare e che corrisponde al peso di un bimbo di almeno 5 anni di età. Questa sua situazione di obesità non è frutto di una negligenza dei genitori o di una disfunzione organica ma, invece, dipende dall’eccessivo cibo. La mamma ha dichiarato che ogni volta che il bambino piangeva, per farlo smettere, gli dava da mangiare o da bere il latte.

Santiago, bambino obeso salvato da una Ong

Il piccolo, fin dalla sua nascita, è stato ricoverato diverse volte in ospedale e da ora, dopo che la mamma ha chiesto il loro aiuto, si prenderanno cura di lui i volontari dell’organizzazione umanitaria Chubby Hearts foundation (Gorditos de Corazon) a Bogotà, che cercheranno di riportare al giusto peso il piccolo Santiago o comunque di ridurre di molto il peso.

Certo la terapia da seguire sarà lunga e difficile, proprio come una qualsiasi terapia di disintossicazione. Gli stessi volontari insegneranno ai genitori l’alimentazione corretta da tenere in famiglia.

Per fortuna il bimbo ora è in mani sicure e, forse, ha scampato le serie conseguenze dovute al peso in eccesso, nello specifico

  • diabete
  • problemi cardiaci
  • pressione alta
  • danni alle articolazioni.

La mamma del bimbo, che è rimasta per lungo tempo “segregata” in casa perché non riusciva a tenere in braccio il figlio per portarlo in giro, ha dichiarato che seguirà le indicazione che le daranno gli specialisti dell’alimentazione.

È inutile inveire contro questa mamma che ha esagerato nell’alimentazione del figlio facendolo diventare obeso, lei ha fatto mea culpa e ha ammesso la sua ignoranza. Ma quante di noi avrebbero fatto la stessa cosa? Tanti, ormai, sono i bimbi obesi in tutto il mondo, molti dei quali sono costretti a rivolgersi agli specialisti alla ricerca di un rimedio, e non sempre noi mamme riusciamo ad essere obiettive e a riconoscere i nostri sbagli.

La cosa principale da fare è quella di seguire un corretto regime alimentare, senza inutili restrizioni incomprensibili per i bambini. Un antico proverbio sostiene che “il troppo stroppia”, ovvero che deve esserci la giusta misura in tutto ciò che si fa, anche nel cibo.

E allora, care unimamme, cerchiamo di evitare tutte quelle “schifezze” che tanto amano i nostri bimbi e magari prepariamo per loro qualche dolce sano e sostanzioso, magari coinvolgendoli nella preparazione. Voi cosa ne pensate?

Francesca Nicoletti

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