Secondo un rapporto del 2012 effettuato dal National Center for Health Statistics, negli Stati Uniti il tasso di natalità nell’arco di tempo 1980-2009 sarebbe aumentato del 76% e questo potrebbe essere dovuto al fatto che molte più donne ultra 30enni per poter rimanere incinte facciano ricorso a farmaci per la fertilità o, addirittura, alla riproduzione assistita, ma entrambe le procedure aumentano le probabilità di gravidanze multiple, gemellari.
La statistica parla chiaro, 1 donna su 3 sottoposta a trattamenti di fertilità ha altissime probabilità di partorire almeno due gemelli, e il risultato è che, negli Stati Uniti,
Un rapporto pubblicato sul New England Journal of Medicine, però, afferma che le probabilità di parti trigemellari, o anche superiori a tre, dal 2011, sono diminuite del 29% grazie al cambiamento delle linee guida mediche volte a ridurre le nascite multiple.
Visto che tanti ormai sono i gemelli cerchiamo di conoscerli meglio e cerchiamo di sciogliere alcuni degli interrogativi che ci poniamo quando incontriamo due persone identiche.
1. I gemelli identici (omozigoti) non hanno impronte digitali identiche.
Molte volte due gemelli identici condividono oltre all’aspetto esteriore anche il medesimo DNA e vengono concepiti anche con le stesse impronte digitali che, però, durante la formazione del feto in grembo, nel periodo che va dalle 6 alle 13 settimane di gestazione si modificano, imprimendo ai gemelli una caratteristica differente.
2. Il maggior numero di parti gemellari in America si verificano nello stato del Massachusetts.
In Massachusetts 4,5 bambini su 100 bambini sono gemelli, seguito a ruota dagli Stati del Connecticut e del New Jersey dove, invece, la media si abbassa a 4,2. I ricercatori ipotizzano che i parti gemellari si verificano in città ricche dove le donne hanno preferito dare, inizialmente, più importanza alla carriera. Proprio queste donne poi, una volta raggiunta la posizione ideale, ricorrono a trattamenti di fertilità poiché non più “giovanissime”. Il più basso tasso di nascite multiple lo si ritrova nel New Mexico, Stato non molto ricco.
3. Anche se apparentemente identici i gemelli, in realtà, molto spesso, hanno caratteristiche asimmetriche inverse.
In circa il 25% dei gemelli identici l’immagine è speculare, ovvero è come se i due fossero davanti ad un specchio. Per esempio se un bambino è destrimano il gemello potrebbe essere mancino, oppure potrebbero avere le identiche “voglie” sui lati opposti del loro corpo o, ancora, stesse vertigini nei capelli che, però, si sviluppano in direzioni differenti. Questo è quello che si verifica quando i gemelli diventano tali dopo una settimana dal concepimento.
4. I gemelli identici non sempre hanno gli stessi geni.
I gemelli identici nascono dal medesimo uovo fecondato che contiene un singolo set di istruzioni genetiche, conosciuto come genoma, ma, contrariamente a quanto si pensa, è possibile che gemelli identici abbiano differenze nel loro corredo genetico. Questo quanto sostiene il genetista Carl Bruder della University of Alabama a Birmingham, che ha studiato, in modo approfondito, i genomi di 19 coppie di gemelli identici adulti e ha scoperto che sebbene avessero un patrimonio genetico identico, esistevano delle differenze nel numero delle copie nel DNA. Si ha questa variazione quando alcune sequenze del DNA mancano o si sono duplicate in modo anomalo. Normalmente, ogni persona porta due copie di ogni gene, uno ereditato dalla mamma e uno dal papà e, quindi, può succedere che in uno dei gemelli si “ripetano” diversamente.
5. Le mamme di gemelli possono vivere più a lungo.
Uno studio pubblicato sulla rivista Journal Proceedings of the Royal Society B focused, incentrato sulla popolazione delle donne nello Utah nel 1800, ha scoperto che le donne che hanno dato alla luce due gemelli erano molto forte e sane e, quindi, erano in grado di vivere una vita più lunga. Chiaramente, però, questo dato non è del tutto attendibile poiché nell’‘800 non esisteva la procreazione assistita, per cui i risultati non sono definitivi.
6. Le donne alte hanno maggiori probabilità di avere gemelli.
Il dottor Gary Steinman, un medico curante nel Medical Center di Long Island Jewish, ha scoperto che le donne alte hanno più fattore di crescita insulino-simile (IGF), una proteina che viene rilasciata dal fegato in risposta ad un ormone della crescita che stimola la crescita di ossa lunghe. Avere alti livelli di questa proteina IGF pare che renda le ovaie più ricettive, aumentando così la probabilità di ovulazione e, dunque, una donna alta con più IGF ha maggiori possibilità di rimanere incinta di due gemelli, anche al di fuori delle stimolazioni per la fertilità.
7. Inoltre, le donne che mangiano un sacco di prodotti lattiero-caseari sono più inclini a concepire due gemelli.
Un altro studio fatto sempre da Steinman e pubblicato sul Journal of Reproductive Medicine ha evidenziato che le donne che mangiano più i prodotti lattiero-caseari possono aumentare le loro probabilità di concepire gemelli. Steinman ha testato questo confrontando le percentuali di gemelli nati da madri vegane e da madri non vegane, notando che tra coloro che consumano prodotti lattiero-caseari vi erano più nascite multiple. Questo è possibile perché le mucche, proprio come gli esseri umani, producono anche IGF in risposta all’ormone della crescita e rilascio nel sangue, rilasciandolo poi nel loro latte che le donne consumano.
8. È possibile che i gemelli abbiano papà diversi.
Nel 2009, Mia Washington ha dato alla luce due gemelli che hanno padri diversi, evenienza che si verifica una volta su 1milione. Il Dr. Hilda Hutcherson, Professore di Clinica di Ostetricia e Ginecologia presso la Columbia University, ha spiegato che normalmente, una donna rilascia un uovo ogni mese mentre in Washington, invece, ne sono stati rilasciati due. La donna che viveva, contemporaneamente, rapporti con due uomini diversi ha avuto negli stessi giorni dei rapporti sessuali con entrambi e lo sperma dei due uomini ha fecondato le due uova dando vita a due gemelli con due papà diversi.
9. I gemelli interagiscono tra loro nel grembo materno.
Nel 2011, i ricercatori dell’Umberto Castiello dell’Università di Padova in Italia hanno studiato un video in 3D di gemelli nel grembo della madre scoprendo che a 14 settimane di gestazione i due gemelli si cercavano. A 18 settimane si toccavano l’un l’altro sempre più spesso. I ricercatori hanno scoperto che i gemelli interagivano tra di loro.
10. Alcuni gemelli siamesi possono sentire e gustare ciò che l’altro fa.
Susan Dominus ha scritto un pezzo per il New York Times sui due gemelli siamesi, Krista e Tatiana Hogan, attaccati alla testa attraverso un “ponte talamo“, parte del cervello che agisce come una sorta di “centralino neurale”. Gli scienziati hanno ipotizzato che questa connessione potrebbe provocare in ognuno dei gemelli le stesse sensazioni e le stesse emozioni, forse addirittura gli stessi pensieri dell’altro gemello. La Dominus, ha messo in rilievo ciò che i genitori delle due bimbe notarono, come, per esempio, che la ragazza lontana dalla televisione rideva di ciò che la sorella invece stava guardando, questo grazie allo scambio sensoriale. E acnora mentre a Krista piace il ketchup a Tatiana no ma, stranamente, quando la prima lo mangia la seconda ha disgusto e si pulisce la lingua.
Questo è quello che gli esperti definiscono “linguaggio senza parole”, molto più presente nelle coppie di gemelli ma anche in bambini neonati che dialogano tra di loro anche senza poter usare la parola.
Che meraviglia! Io sono mamma di due gemelli eterozigoti e loro, anche se non hanno nulla in comune esteticamente parlando, sono molto legati. Sono indipendenti l’uno dall’altra e giocano in modo autonomo ma quasi sempre, se non si vedono, si cercano, chiedono informazioni circa la loro assenza. Se uno sta male l’altra cerca di consolarlo. Lo trovo meraviglioso e inspiegabile.
E voi, unimamme, avete qualche esperienza da condividere con noi? Siete mamme di gemelli o conoscete qualcuno che lo è? Vi va di raccontarcelo?
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