A voler cercare, al mondo esistono storie incredibili a cui si stenta a credere per la loro eccezionalità, come quella di cui vi stiamo per parlare.
Sposatisi nel 2004 Justine e Caroline Clark hanno provato, per quasi dieci, anni, ad avere dei bambini, inutilmente, per poi scoprire che la donna soffriva di ovaie policistiche e che quindi, per rimanere incinta, avrebbe avuto bisogno di aiuto.
Pur di avere dei figli, Christine si è sottoposta a innumerevoli trattamenti, tra cui anche il Clomid, un estrogeno che induce l’ovulazione che però l’ha fatta star male.
I due alla fine sono ricorsi alla fertilizzazione in vitro presso il centro di fertilità di Sheffield.
Al loro primo ciclo hanno avuto successo e Christine è rimasta incinta, solo che si è verificato un fenomeno che accade una volta ogni 4 mila anni, almeno secondo gli esperti.
Un solo embrione si è diviso in 4, dando origine a quattro belle gemelline: Caroline, Darcy, Alexis e Elisha, che hanno da poco festeggiato un anno di età.
La donna, entusista all’idea di diventare preso mamma, è dovuta rimanere a letto per 24 settimane, per assicurare la salute delle bimbe nate alla 30°settimana.
Al parto hanno assistito 42 persone, data l’eccezionalità dell’evento tutti volevano essere presenti.
Non appena nate però le piccole sono state portate in un’altra stanza senza che la loro madre potesse vederle per 24 ore.
“Quel momento è stato duro” ammette Christine a distanza di un anno “morivo dalla voglia di vederle. Justin ha fatto 253 foto“.
Dopo una settimana alla madre è stato consentito di tornare a casa, ma le bimbe sono rimaste in ospedale altre nove settimane.
Ora la famiglia, riunita, è felice di festeggiare il compleanno delle gemelline, che stanno crescendo in fretta sviluppando ciascuna una proprio personalità.
“Sono sempre insieme e sembrano incoraggiarsi a vicenda” ammette il loro papà, orgoglioso.
Purtroppo le piccole sono allergiche a lattosio, soia e glucosio e questo grava sul budget famigliare per ben 2500 sterline.
In compenso però i Clark godono del supporto della loro comunità, dal momento che ad esempio, il supermaket locale, ha costruito un carrello su misura per le bambine.
Care unimamme cosa ne pensate di questi genitori alle prese con ben quattro piccole monelle? Vorreste essere nei loro panni?
Dite la vostra se vi va.
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