In America gli uomini che si prendono un congedo di paternità per assistere la moglie o essere presenti al parto sono una vera rarità. Tanto che si è arrivati al paradosso di suggerire a un giocatore dei New York Mets di chiedere alla moglie di fare un cesareo programmato cosicché lui possa essere presente alle partite.
Il fatto che questo giocatore di baseball Daniel Murphy, si sia concesso addirittura 3 giorni in famiglia, è sembrato inconcepibile.
La polemica nei confronti di un personaggio di pubblica rilevanza ha messo in luce questo problema e come l’America sia rimasta in arretrato coi tempi.
Il messaggio che è passato riguardo a questa vicenda infatti è stato quello di suggerire che gli uomini non siano essenziali in un momento così delicato e che assentarsi dal lavoro per dedicare del tempo alla famiglia sia solo un lusso per pochi.
I padri, in America, possono prendersi fino a 12 settimane di congedo parentale, ma nella maggior parte degli Stati questo periodo di assenza non viene minimamente retribuito.
Non si tratta solo, romanticamente, di assistere alla nascita del figlio, ma di prendersi del tempo per aiutare concretamente la compagna ad adattarsi alla nuova situazione, quindi
Una mamma blogger americana racconta che il marito ha dovuto usare i giorni di vacanza accumulati per poterle essere accanto alla nascita della figlia e nei giorni successivi e avere comunque un minimo di entrate finanziarie. E nonostante ciò si è guadagnato la disapprovazione dei colleghi.
Gli americani dovrebbero capire che non si tratta di una scelta egoistica e di convenienza, ma di un atto necessario per le proprie mogli e i figli.
Insomma, l’America il paese al quale spesso guardiamo, in tema di maternità non è certo da invidiare…
E voi unimamme come avete affrontato il congedo parentale? Avete avuto difficoltà? I vostri mariti ne hanno approfittato?
Parlatene con noi se vi va.
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