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Rabbia e salute: 12 consigli per controllare la rabbia prima che sia troppo tardi

Published by
Francesca Nicoletti

Arrabbiarsi si sa non fa per niente bene e sempre più studi attestano il nesso tra la rabbia e alcune serie patologie, in primis

  • attacchi cardiaci,
  • e ictus.

Sappiamo che la rabbia è un’emozione normale che viviamo tutti, dai più grandi ai più piccoli. C’è chi la esterna in un modo e chi lo fa in un altro, ma quando si perde il controllo su si essa si possono avere delle ripercussioni serie sulla salute.

Da una recente ricerca condotta ad Harvard si sottolinea che nelle due ore successive ad uno sfogo di rabbia

  • il rischio un attacco di cuore aumenta di quasi cinque volte,
  • e il rischio di ictus di più di tre volte.

I ricercatori sostengono che ci sono diversi meccanismi che collegano l’emozione estrema alla catastrofe cardiovascolare:

  • lo stress psicologico aumenta la frequenza cardiaca,
  • la pressione sanguigna,
  • e la resistenza vascolare.

Secondo i ricercatori “I cambiamenti del flusso sanguigno possono causare coaguli di sangue e possono stimolare le risposte infiammatorie“.

E allora cosa bisogna fare per evitare tutto ciò? Ecco una serie di consigli che possono aiutare a controllare la rabbia in modo da evitare problemi alla salute.

1. Conoscere il pericolo.
È difficile negarlo, a volte uno sfogo è davvero liberatorio ma comunque è meglio conoscere i rischi che si corrono se ci si lascia andare alla rabbia aggressiva e incontrollata.

2. Identificare i fattori scatenanti.
Se si è a conoscenza che è più facile innervosirsi nei momenti di stanchezza, allora si può cercare di evitare situazioni potenzialmente irritabili in serata.

3. Prendere un time out.
Cercare di domare la rabbia contando fino a 10 e se non basta continuare anche fino a 100, in modo da farla sbollire. Questo può contribuire a disinnescare la rabbia e può dare il vantaggio necessario per controllarlo.

4. Respirare profondamente.
È necessario fare un bel respiro. La respirazione profonda, meglio conosciuta come respirazione diaframmatica, respirazione addominale o respirazione di pancia, è quella che si fa a bocca aperta per prendere più ossigeno e rilasciare più anidride carbonica. Questo tipo di respirazione rallenta il battito cardiaco e riduce o stabilizza la pressione sanguigna.

5. Trovare un mantra.
Questo consiglio è un po’ come quello in cui si suggeriva di contare fino a 10 o a 100, con mantra si potrebbe ripetere a oltranza una parola o una frase per ridurre la rabbia. Alcuni ripetono “relax” fino a quando non si sentono più tranquilli, altri, invece, intonano un canto “propiziatorio”.

6. Impiegare l’immaginazione.
Un’altra tecnica di rilassamento è quello di visualizzare un’esperienza rilassante, e andare in quel “luogo” appena si ha il sentore di perdere la pazienza. Si può rivivere un’esperienza piacevole vissuta personalmente oppure una che si vorrebbe vivere. Basta chiudere gli occhi, andare lì oniricamente parlando, divertirsi un pò, rilassarsi e cercare di tornare più calmi.

7. Scrivere o scarabocchiare.
Un approccio molto efficace è quello di scrivere ciò che si sta pensando e/o sentendo. Non importa se sul foglio, sul telefono, sul tablet o sul Pc, l’importante è scrivere tutto ciò che si prova verso la cosa o la persona colpevole dello stato di rabbia.

8. Immaginare il “nemico” in mutande.
C’è un vecchio approccio utilizzato da oratori nervosi per alleviare i nervi, immaginare il pubblico in mutande. Un approccio simile può essere utilizzato quando gli animi iniziano a divampare. Chiamatela pure tecnica di distrazione, ma a volte pensando a qualcosa di divertente può essere sufficiente per far scemare la rabbia. Immaginare la persona che ci innervosisce in mutande o vestite come un clown, o come un bambino gigante può spingere trasformare la rabbia in ilarità.

9. Muoversi.
Se ci si sente arrabbiati e non si riesce a smaltire la rabbia conviene mettersi delle scarpe da ginnastica e intraprendere una bella corsetta rigenerante grazie alla quale la rabbia evapora. Questo esercizio oltre a dare il tempo alla rabbia di raffreddarsi stimola l’organismo a produrre sostanze chimiche che fanno sentire l’organismo più felice e più rilassato.

10. Lascia il tuo ego al di fuori.
È sempre meglio cercare di vedere la situazione dall’esterno, come se ciò che sta accadendo non ci appartenesse. Analizzare la situazione difficile senza farsi implicare troppo poiché in questo modo tutto diventa molto meno personale e, di conseguenza, è molto più facile essere calmi.

11. Esprimi la tua rabbia.
Meglio cercare di tirar fuori tutto ciò che ci preoccupa e ci stizzisce piuttosto che urlare e gettare le cose. L’American Psychological Association rileva cheesprimere i propri sentimenti di rabbia in modo assertivo e non aggressivo è il modo più sano per esprimere la rabbia. Essere assertivi non significa essere invadenti, aggressivi o esigenti, significa solo essere rispettosi di se stessi e degli altri“.

12. Non fare cose che ti fanno impazzire.
Sembrerebbe un consiglio inutile ma capita che molte volte ci dimentichiamo di fare la scelta di evitare le cose che ci infastidiscono. Il traffico ti fa impazzire? E allora trova un percorso diverso, car pooling, prendere l’autobus. Guardare nella stanza disordinata di tuo figlio ti innervosisce? Sì, rimetti a posto ma a volte è proprio meglio chiudere la porta. Bisogna dunque imparare che non si può controllare tutto, e a volte dobbiamo solo modificare i nostri comportamenti per evitare le cose che ci fanno innervosire.

Niente male, no? Sembrano consigli superflui ma non lo sono. Quello che c’è in gioco è la nostra salute.

E a voi capita spesso di arrabbiarvi? Riuscite a gestire la rabbia o vi fate sopraffare? Vi va di raccontarcelo?

Francesca Nicoletti

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