Forse vi ricorderete del programma “Hotel 6 stelle”, andato in onda di recente e in cui, un gruppo di ragazzi down affrontava un tirocinio in un hotel.
Il successo del programma ha fatto sì che almeno 40 aziende abbiano contattato l’AIPD (Associazione Nazionale Persone Down) per chiedere come poter inserire persone con questa malattia nel loro staff.
Secondo i dati raccolti da questa associazione:
- su 1206 soci con la Sindrome di Down solo 125 avevano un contratto di lavoro
- l’87% lavora nel centro Nord
Purtroppo non si tratta di cifre confortanti, anche se grazie a a Hotel 6 stelle però è stato registrato un incremento per quanto riguarda almeno l’interesse di possibili datori di lavoro.
Se vi state chiedendo quale profilo abbiano le aziende in cui questi ragazzi potrebbero lavorare, eccolo qui:
- piccole dimensioni
- manifatturiere, alberghiere, della ristorazione, ma anche gelaterie, oppure specializzate in minuteria meccanica.
Lo scopo di questi stage, tirocini, ecc… non è l’assunzione, ma l’inserimento di queste persone all’interno dell‘ambiente lavorativo.
Durante tutto questo periodo, per garantire un buon rapporto tra lavoratore e azienda è prevista anche la figura di un tutor, capace di fare da mediatore e seguire le esigenze e le richieste di entrambi.
Certo è che Hotel 6 stelle ha mostrato come anche chi ha la Sindrome di Down, se adeguatamente preparati e formati, può mostrare le proprie capacità e trovare un proprio posto nel mondo.
Ecco che il reality ha avuto quindi il grande merito di sensibilizzare il grande pubblico.
E voi unimamme avete seguito Hotel 6 stelle? Che ne pensate?