Quante volte il tradimento è causa della fine di un rapporto? E perchè accade?
Recentemente, grazie ad una ricerca di Hall e Fincham, abbiamo cercato di capire perché ci si separa dopo un tradimento, scoprendo che potrebbe essere tutto una questione di prospettiva.
In questa indagine, sulle motivazioni attribuite date da chi era stato tradito sull’accaduto ed sul conseguente perdono o non perdono, si è passati dal fatalismo, alla rassegnazione, al giustificazionismo.
Ma cosa è peggio? Il tradimento sessuale o l’infedeltà emotiva?
L’occasione per parlarne ci è data da uno studio pubblicato sulla rivista “Evolutionary Psychology” e che ha determinato l’esistenza di “due” tipi di reazioni all’infedeltà.
Per rispondere a questa domanda, i ricercatori della “Kansas State University”, si sono basati sull’osservazione di:
- 238 uomini
- 239 donne
- e sulla compilazione di questionari specifici con domande su i vari aspetti che possono determinare lo sviluppo di una maggiore angoscia per un tradimento fisico piuttosto che emotivo e viceversa. Sono state chieste ad esempio:
- le abitudini di relazione,
- la reazione a bugie dette o ricevute,
- le reazioni emotive a eventuali altre relazioni importanti del proprio partner(esempio una profonda amicizia).
Ecco cosa hanno scoperto.
L’ impatto emotivo che la persona subisce a causa di un tradimento è influenzato in modo determinante dalla variante di genere, cioè dall’essere “maschio o femmina”. Le persone infatti reagiscono statisticamente in maniera diversa secondo il genere sessuali a cui appartengono. In particolare:
- per gli uomini è più grave ed emotivamente più sconvolgente il tradimento sessuale
- per le donne è più grave e angosciante il tradimento emotivo
Da quanto emerge quindi, i fattori:
- caratteriali,
- personali,
- culturali,
sono assolutamente trascurabili rispetto alla rilevanza che assume l’essere maschio o femmina in rapporto alla visione del tradimento.
Se riportassimo all’Italia questa ricerca, dovremmo confrontarci però con statistiche che parlano di una infedeltà coniugale che colpisce una coppia su due (almeno secondo quanto riportato da una recente indagine condotta dal Centro Studi dell’Associazione matrimonialisti italiani), e dove a tradire sono il:
- 55% degli uomini
- 45% delle donne
e di certo questo dato mostra un cambiamento culturale che sta avvenendo nel nostro Paese. Qui, le donne che applicano i modelli maschili nella classica “scappatella” sono sempre più numerose. Chissà se questa trasformazione e maggiore predilezione fedifraga rifletterebbe un modo diverso percepire i tradimento da parte del genere femminile nostrano.
Voi unimamme ed in generale donne, cosa ne pensate? Può essere davvero bianca o nera la reazione al tradimento, così come descritto dallo studio , o in caso di “avventure” possono esserci tante sfumature?