I figli sbuffano quando devono andare a scuola, ignorando spesso i sacrifici compiuti dai genitori per garantire loro un’istruzione.
Studiare però, ce lo dice l’Istat, è sempre di più un privilegio per pochi:
Tutto ciò mette a repentaglio un diritto così importante da essere contemplato dalla Costituzione Italiana, precisamente all’articolo 34, che così recita:
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”
L’istruzione, complice la crisi, sta diventando purtroppo inaccessibile a determinate fasce della popolazione.
Vediamo perché.
Si comincia a pagare molto presto, fin dall’asilo nido, con punte che nel Nord Italia arrivano a 500 Euro mensili.
E se il carico si alleggerisce per la scuola primaria e secondaria per l’assenza di tasse fino a 16 anni, negli ultimi due anni di istruzione ci sono i tributi di iscrizione da pagare (esame e diploma), circa 65 Euro in due anni.
Volete sapere invece quali sono le scuole di secondo grado più costose? Secondo il decreto del Miur sono:
I costi universitari infine variano molto a seconda del percorso scelto, ma la media è di 24 mila Euro i 5 anni per studente.
Il Ministero dell’Istruzione ci dice che esiste un tetto massimo di spesa libri fissato per scuole primarie e secondarie. Attenzione però che se nel 2012 era di 147 Euro, la cifra è in continuo aumento.
Passiamo ad un altro elemento che incide profondamente sui risparmi destinati all’istruzione, ossia grembiuli, oggetti di cancelleria, ecc. . Un’indagine di Altro consumo, risalente al 2012, stabilisce che:
Non va meglio per questa voce di spesa:
E veniamo poi alla triste piaga delle mense scolastiche, che in passato ha dato luogo a sconcertanti e vergognosi fatti di cronaca che magari ricorderete anche voi. Qui Save the Children ha monitorato 36 comuni, evidenziando che:
E su questo punto, in particolare, si osservano disparità nel trattamento delle famiglie che non possono pagare. Secondo i dati presi in esame in questa grande indagine:
A fronte di questo bollettino di guerra le disparità sociali sono destinate ad aumentare in modo drammatico.
Lo studio, ricordiamocelo, non serve solo a darci le basi per affermarci nel mondo del lavoro (considerazione che ormai è diventata alquanto opinabile), ma ad aiutare tutti a maturare una visione del mondo e offrire le chiavi per coglierne le immense opportunità.
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