Circa un mese fa ho aperto il sito post-partum.it: si tratta di un progetto relativo alla depressione post partum, di cui purtroppo ho sofferto quando è nata Paola. Essendo un portale neonato ho pensato che la miglior vetrina per farlo conoscere sarebbe stata andare al “Mammacheblog”.
Il Mammacheblog è l’evento più importante in assoluto in Italia per le mamme blogger: è un’occasione di incontro, confronto e soprattutto ti dà la possibilità di imparare tantissimo grazie ai workshop formativi. Ma andiamo con ordine: ecco qui la cronaca del mio Mammacheblog 2014.
Venerdì 16 maggio.
Mi alzo all’alba, perché il Quanta Village, che è a Milano, è a due ore di distanza da casa mia: quindi lascio la macchina alla stazione della metro e prendo i mezzi. Arrivo a destinazione e si sente già un bel fermento. Sono emozionata e intimidita: chissà se conoscerò qualcuno di nuovo? Chissà se riuscirò a proporre il mio blog senza tachicardia?
Vedo a due centimentri da me Barbara Damiano, alias mammafelice: dire che è una blogger “influencer” è riduttivo. Lei è una che ha costruito tutto il successo che ha in rete – ed è tantissimo – grazie ad una precisa filosofia: duro lavoro e felicità. Siccome l’avevo intervistata per il sito, mi avvicino e le dico: “Ciao Barbara, sono Valentina…sai ti avevo intervistato..”. Lei, la Madonna (nel senso di cantante) delle blogger, mi stringe la mano e mi saluta con un calore tale che mi sono subito sentita in sintonia. “Il tuo progetto mi è piaciuto molto” esclama. E se mammafelice che è il tuo guru di riferimento ti fa i complimenti allora la giornata è nella “stratosfera del top”, per dirla alla Flavio Briatore.
Iniziano poi i corsi di formazione. Io ne ho seguiti 2- “come monetizzare un blog” e “Facebook e Twitter per il blog” – durante la mattinata: purtroppo per motivi di tempo e famigliari non sono potuta rimanere, ma ho imparato di più in quattro ore che in tutto il tempo perso a cercare di capirci qualcosa in Rete.
La cosa interessante è che qui il lavoro delle blogger è preso molto sul serio: non è una perdita di tempo, non è visto come un tentativo di cazzeggio.
Le mamme sono una potenza: lo dice bene all’inizio Paolo Prestinari, fondatore di Fattoremamma assieme alla moglie Jolanda Restano, ovvero coloro che per primi hanno creduto nel valore che le madri possono costituire per le aziende:
- sono le mamme che cercano e valutano ad esempio quali sono i prodotti migliori per i propri bambini,
- sono loro che creano servizi per altre mamme,
- sono loro che pensano a come migliorarne la vita.
Mi sento importante e valorizzata.
In pausa pranzo ho intervistato Francesca Valla, la tata Francesca di Sos Tata. Si è dimostrata una persona simpatica e alla mano: abbiamo parlato del suo ultimo libro e delle difficoltà della maternità (se vi va potete leggere cosa mi ha raccontato qui). Sotto un bel sole caldo vado a casa assolutamente carica per il giorno dopo.
Sabato 17 maggio.
Arrivo prestissimo, complice l’adrenalina del giorno precedente.
Oggi è una giornata importante: presento infatti post-partum.it durante il Momshowcase. Si tratta di un video di presentazione del proprio blog o servizio che andrà su alfemminile.com. Durante il tragitto mi ripeto mentalmente cosa devo dire: conoscendomi mi riempirò di macchie rosse e m’impappinerò (per fortuna poi è andata bene).
Anche oggi rimango solo la mattina, ma ho il tempo di vedere l’intervento di due tra le mie blogger preferite: Chiara di Machedavvero? e soprattutto Francesca Del Rosso, Wondy, che ha un blog su Vanity Fair da cui è stato tratto il libro “Le chemioavventure di Wondy” in cui racconta la sua storia con un tumore al seno.
C’è una cosa che ha detto Francesca e che mi porterò sempre dentro: “Il cancro può essere un’occasione per cambiare vita, per fare quello che ti piace davvero“. Io non ho avuto un tumore, ma queste parole le ho sentite particolarmente perché con la depressione post partum di momenti brutti ne ho passati. Eppure, come nel caso della malattia, voglio coglierla come un’opportunità.
Faccio in tempo a vedere l’ospite d’onore Benedetta Parodi che premia con il Fattore Mamma Award il progetto più bello legato alle mamme, ovvero Instamamme, e me ne torno a casa. Grazie per questa bella avventura!
Facendo il bilancio dei 2 giorni, ho capito tre cose:
- posso anch’io fare qualcosa di utile con il mio lavoro, se mi ci impegno (dietro il successo di alcuni blog ci sono ore e ore di sudore)
- le donne non sono solo stronze, o almeno non tutte: c’è davvero voglia di condividere, di mettere in circolo le proprie idee, insomma di fare Rete
- le amicizie vere nate tramite computer esistono e sono reali anche dal vivo: basta vedere quanti sorrisi e volti felici ho visto al Mammacheblog.
Insomma, unimamme, W la rete e W le mamme, blogger e non!