Si avvicina la chiusura dell’anno scolastico e per molti ragazzi è il momento di affrontare i temibili esami di fine anno.
Esami che invece aspettano gli universitari durante tutto l’anno accademico.
Ecco allora qualche consiglio su come impostare un buon metodo di studio, valido per tutti:
1) Ripetere ad alta voce: leggete quello che dovete memorizzare un paio di volte, concentrandovi profondamente e successivamente cercate di ripetere quello che vi ricordate, sforzandovi di richiamare alla mente qualcosa in più.
Una tecnica usata in questo contesto è il metodo della prima lettera che consiste nel riscrivere un determinato passaggio riportando solo la prima lettera di ogni parola e poi studiare la sequenza di lettere ottenuta. Ottimo per chi debba mandare a memoria brevi definizioni o citazioni importanti. Es. devi memorizzare l’Art.9 della Costituzione Italiana che recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Bene, per farlo crea una “parola” con le prime lettere di tutte le parole dell’articolo: Lrplsdcelrset. Tale parola, o meglio “sequenza di prime lettere” va riletta 3 o 4 volte, ricostruendo mentalmente il passaggio.
2)Associare lo studio a uno stato d’animo: è comprovato che si ricorda meglio quello che ci ha lasciato una forte impressione, cercate quindi di studiare con passione, soprattutto non partite col piede sbagliato ripetendovi che tutto quello che state apprendendo è noioso e inutile.
Createvi invece uno stato d’animo positivo che vi aiuterà a riportare a galla quanto appreso al momento opportuno. Se ancora non bastasse provate ad associare brani di musica che vi piacciono o l’odore di uno dei vostri cibi preferiti.
3) L’effetto Von Restorff o effetto isolamento: è la capacità di ricordare meglio quello che risalta. Dunque mano agli evidenziatori e siate selettivi. Fate attenzione però, perché è molto importante essere moderati e sottolineare solo le cose veramente importanti. Es. in questa lista quale parola secondo voi farete meno fatica a ricordare?
Insomma, è evidente!
4) Usate le mappe concettuali: si tratta di creare un grafico per rappresentare quanto studiato in modo:
Le mappe devono essere graficamente stimolanti e, soprattutto, personali, con riferimenti inaspettati che accendano lampadine nella vostra mente. Ecco qui sotto un esempio.
Usate tutto quello che risulta più comodo:
5) Prestare attenzione alla lezione: sembra banale, ma non lo è affatto. Seguire con attenzione una lezione vuol dire fare metà del lavoro, ancora meglio se prendete appunti sintetici e molto schematici, magari aiutandovi con simboli grafici.
Unimamme, se avete figli presi dall’ansia dell’esame o delle ultime verifiche e compiti in classe, provate a suggerire loro questi accorgimenti. Sicuramente non gli nuoceranno e chissà che in pagella non compaia qualche bel voto.
Noi vi lasciamo con una ricerca che dimostra come sia efficace studiare la filosofia da piccoli.
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