Raggi U.V. e pelle dei bambini: bisogna fare molta attenzione. L’epidermide dei più piccoli è infatti molto delicata e può scottarsi con molta facilità. Durante una delle prime visite in ospedale mi avevano riempito di campioncini di crema solare con filtro 50+: allora mi domandavo a cosa servisse (oh, madre degenere!), ma poi ho capito. Mia figlia è nata in aprile quindi è stata più esposta fin dalla nascita ai raggi del sole.
Via allora con creme a schermo totale anche per brevi passeggiate: è davvero fondamentale. Già i giovani tentano di essere abbronzati tutto l’anno facendo le lampade e correndo dei rischi per la salute; vogliamo che i nostri bimbi siano esposti a inutili rischi quando non hanno ancora la capacità di scelta?
Sia chiara una cosa però: il sole, preso correttamente, può essere un valido alleato per il nostro organismo. Ha infatti effetti positivi sull’umore e stimola la produzione di vitamina D, che rafforza le ossa e aiuta a prevenire malattie infettive, autoimmuni e cardiovascolari. Facciamo quindi in modo che la pelle dei nostri bimbi e il sole siano amici anche d’estate!
Purtroppo infatti è stato dimostrato che i raggi solari possano provocare il carcinoma basocellulare, il più comune tumore cutaneo, fortunatamente poco aggressivo nella maggioranza dei casi, che è presente soprattutto in chi passa molte ore all’aria aperta e nelle zone del corpo più a rischio, come il viso e il cuoio capelluto. Le ricerche dicono che le ustioni provocate dalla scorretta esposizione al sole possono danneggiare il nostro Dna e con il tempo portare a modificazioni delle cellule che potrebbero sviluppare un melanoma, soprattutto in coloro che hanno la pelle chiara.
Una delle ultime ricerche è stata pubblicata dall’International Journal of Epidemiology: i medici della Stanford University, in California, hanno analizzato oltre tre milioni e mezzo di svedesi nati fra il 1973 e il 2008, valutando quanti fossero i casi di melanoma diagnosticati fino al 2009. I risultati indicano che i primi mesi di vita sembrano rappresentare un periodo critico di particolare vulnerabilità all’esposizione solare per lo sviluppo del melanoma in età adulta e che i nati tra marzo e maggio hanno maggiori possibilità di svilupparlo.
Unimamme, quando usciamo con i nostri bambini non dimentichiamoci mai alcuni elementi fondamentali:
Loro sono contenti e soprattutto più sicuri.
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