Anche quest’anno ai primi raggi di tepore il primo pensiero è quello di correre al mare e “asciugarsi”dal freddo estivo.
Per qualche studioso di Harvard questo tanto desiderato ricorso alla tintarella potrebbe essere accostato addirittura ad effetto droga, ma dipendenza o non dipendenza, l’esposizione al sole è quasi certa per moltissimi di noi quindi, oggi abbiamo deciso di parlare di come proteggere noi e i nostri piccoli dai raggi solari.
Proteggere i bambini piccoli dall’esposizione al sole: il rischio è il tumore della pelle
Proteggersi durante l’esposizione al sole è sempre importante soprattutto:
Per alcuni tipi di pelle o per persone (es. gli albini) che sono state sottoposte a trattamenti terapeutici o cosmetici, la prevenzione è ancora più importante.
Non bisogna dimenticare che gli effetti provocati dalla radiazione solare sono tanti essere tanti e di due tipi:
EFFETTI PRECOCI:
EFFETTI TARDIVI:
- invecchiamento della pelle o photoaging;
- insorgenza di tumori della pelle causati dall’esposizione prolungata o reiterata agli ultravioletti A e B.
La fotoprotezione serve proprio a limitare il rischio di insorgenza dei tumori alla pelle.
Questa può essere praticata attraverso:
- schermi fisici: costituiti da polveri naturali che riflettono e diffrangono le radiazioni.
- schermi chimici: assorbono determinate lunghezze d’onda della luce.
Ricordiamo che anche la pigmentazione della pelle è un fotoprotettore, la nostra carnagione infatti è il nostro naturale schermo contro le scottature.
Arriviamo quindi ai consigli:
1. scegliere un buon antisolare:
- considerate che l’antisolare va scelto in base in base alla vostra tipologia di pelle, e cioè al fototipo. I fototipi con valori più bassi (I, II, III) devono utilizzare fattori di protezione più elevati;
- scegliete antisolari con un ampio spettro di assorbimento, che coprano quindi tanto la banda dei raggi UVA che degli UVB;
- preferite i prodotti con fattori di protezione più alti tenendo presente che non esistono protezioni o schermi totali e che per legge la protezione massima dichiarabile è di 50 per gli UVB;
- valutate la resistenza dei prodotti rispetto ad altri fattori come l’acqua e il sudore;
- considerate la persistenza del prodotto;
- non dimenticate che lo schermo va applicato ripetutamente, ogni 2 ore e dopo il bagno;
- scegliere una formulazione tollerata. Oggi ci sono a disposizione non solo creme, ma anche latti, spray, gel, verificate la formula a voi più indicata.
2- Consigli per l’esposizione dei più piccoli:
- diversi studi hanno dimostrato che l‘esposizione intensa in giovane età (<15 anni) esercita effetti assai più nocivi ai fini del rischio di tumori della pelle. Infatti, la quantità di melanina prodotta è minima nelle prime fasi della vita e poi aumenta progressivamente con lo sviluppo. Il rischio di tumore della pelle sarebbe in gran parte determinato dal modo in cui l’individuo è stato protetto dalle radiazioni UV nei primi anni di vita!
- i soggetti chiari e con capelli rossi dovrebbero rinunciare all’abbronzatura
- evitare l’esposizione tra le ore 11:30 e 15:30 quando la concentrazione dei raggi UV è maggiore
- evitare le posizioni immobili: mamme non facciamo dormire mai il bambino sotto il sole!
- evitare i prodotti che stimolano l’abbronzatura
- ricordate che l’ombrellone o il bagno in acqua non sono una protezione efficace
- non utilizzare prodotti fotosensibilizzanti come farmaci, cosmetici, profumi
- aumentare progressivamente la durata dell’esposizione, di 15-30 minuti al giorno
- partire all’inizio con fattori di protezione elevati per diminuire solo quando si è sviluppata una abbronzatura sufficiente
- scegliere un prodotto ben tollerato e cosmeticamente accettabile onde evitare il rifiuto dell’applicazione da parte del bambino
- consultare il dermatologo per consigli specifici nel caso di bambini affetti da patologie cutanee o sistemiche associate a fotosensibilità.
3- Perché il sole è importante
Proteggersi è importante, ma ricordiamo sempre che il sole, se ci si espone con consapevolezza e prudenza, non è un nemico ma un “terapeuta”:
- aiuta infatti a produrre la vitamina D, che ha una valenza antirachidica,
- e migliora anche alcune dermatosi come la dermatite atopica e la psoriasi
- e infine ha un grande effetto antidepressivo.
Allora unimamme, è stato utile approfondire questo tema? Eravate a conoscenza di queste informazioni che riguardano direttamente i pericoli dell’esposizione solare per i più piccoli?
Vi lasciamo con un video incredibile che mostra “come ci vede il sole”.