Care unimamme, torniamo a parlarvi di bullismo, anzi, di una forma molto particolare di bullismo: l‘aggressione relazionale, un’arma utilizzata anche da bambini molto piccoli per escludere, per esempio, i loro coetanei dai giochi. L’arma in tal caso è l’amicizia stessa.
In realtà, questa pratica si riscontra maggiormente tra le femmine perché sono molto più sviluppate verbalmente e socialmente dei loro coetanei maschietti. Solitamente l’aggressione relazionale viene considerato un fenomeno tipico degli anni delle medie, così le manifestazioni tra i bambini tendono ad essere più trascurate da un occhio attento, ma ci sono.
Caratteristiche di questa manifestazione di bullismo sono, per esempio:
Una ricerca in questo campo portata avanti dal dottor Nixon ha evidenziato che:
Un professore di psicologia dell’Università di Buffalo, il dottor Ostrov, ha addirittura condotto degli studi su questa preoccupante modalità di comportamento infantile:
A questo punto necessitano programmi per arginare questa pericolosa inclinazione. Uno di essi viene portato avanti presso una scuola elementare dell’Oregon, la Sue Buel Elementary School di McMinniville. I bambini, anche attraverso giochi di ruolo sono invitati a:
Naturalmente tutto ciò deve essere portato avanti anche col supporto dei genitori :
Uno dei problemi è che molti bambini non capiscono che cercare di manipolare amicizia e relazioni è una forma di bullismo. Quello che bisogna capire è che anche se non scatta la violenza fisica, come può essere nel caso del bullismo rosa, le ferite comunque rimangono e, talvolta, sono anche più dolorose.
E voi unimamme avete mai notato questo tipo di comportamento nei vostri piccoli? Cosa avete fatto per correggerli? Pensate che anche gli insegnanti possono fare qualcosa?
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