Cari genitori, su Universomamma vi abbiamo già parlato spesso di figli disabili e del loro grande potenziale.
Oggi invece pubblichiamo l’accorata lettera di una mamma disabile che ha deciso di esprimere i suoi dubbi, le sue paure, ma anche le sue speranze in relazione alla maternità.
“Caro figlio mio,
sono già passati nove mesi dal tuo concepimento e a pensarci sembra ieri. E’ vero, tesoro mio, il tempo passa in fretta, lasciandoti però, la possibilità di scegliere sempre. Io ho scelto di avere te nonostante tutto. E’ stata una scelta che abbiamo maturato e deciso insieme al tuo papà. Non ti nascondo, però, che io ero molto titubante nel progettare l’arrivo di un bambino, per le mie difficoltà fisiche. Devi sapere che la tua mamma ha un disabilità motoria e che quindi pensavo fosse fortemente rischioso gestire la gravidanza. Avevo mille dubbi e tante paure ma il mio desiderio di averti è stato più forte.
Dalla vita, tesoro mio, ho imparato che la vita stessa è un rischio, quindi, ho deciso di rischiare anche questa volta. L’ amore che nutro verso i bambini mi dona tanta serenità ecco perchè ho deciso di avere un figlio tutto mio, per potergli regalare tutto il mio amore. Tutte le volte che vedevo una mamma passeggiare col suo bimbo provavo una grande tenerezza e già ti immaginavo. E adesso eccoti qua. tra le mie braccia: sei piccolo e indifeso, sano e bellissimo. Sei veramente meraviglioso. Il momento tanto atteso e sognato è arrivato.
Questi nove mesi nel mio grembo tu mi davi tanta energia e mi hai comunicato tanto. So che mi ascoltavi quando ti cantavo qualche canzoncina. perché mi rispondevi sempre con qualche calcetto. Sai, tesoro mio, quando andavo insieme al tuo papà nei negozi per comparti i vestitini, le commesse mi guardavano stupite. perché ero seduta sulla sedia a rotelle, per giunta col pancione. E quando ancora nei primi mesi non si vedeva, la domanda che mi ponevano alla cassa era sempre la stessa : “devo fare una confezione regalo? “. Questo loro interrogativo mi ha sempre creato un po’ di disagio poiché si andava a sottolineare che, essendo persona con disabilità, automaticamente, non potevo, né dovevo essere incinta. Tanta è stata la mia rabbia, ma anche la gioia perché attraverso il tuo scalpitare mi comunicavi : “mamma, stai tranquilla, ci sono anche io con te”.
Ti accompagnerò nella tua crescita sempre e comunque, ma in alcune fasi non sarò partecipe appieno; non posso correre insieme a te, non posso tenerti sul dondolo ma una possibilità è uguale sia per me che per papà: donarti tanto amore; sarà quello che ti farà crescere bene. Ti chiedo perdono, tesoro mio, se non sarò partecipe a 360 gradi ma non posso, non riesco, sarò a tratti la tua osservatrice e la persona che ti darà tutta se stessa per farti crescere come gli altri e vivere appieno la tua vita. Tu, sicuramente, ti domanderai “perché proprio a me, una mamma sulla sedia rotelle?”.
Lo so, potevi avere una mamma migliore.. ma ricorda, tesoro mio, l’essere migliore non dipende dallo stare in piedi o meno, ma da quello che una persona è capace di trasmettere. Ora che ci sei tu nella mia vita , mi sento più forte e insieme supereremo qualsiasi difficoltà”.
Chiara Ursino
Una lettera splendida e piena di coraggio. Brava Chiara, sei davvero una mamma speciale!
Voi unimamme, cosa ne pensate di Chiara e della sua scelta?
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