Un abbraccio può più di mille medicine e dopo avervi dato 10 buoni motivi per farlo, ora ci pensa anche la scienza a ricordarvelo.
Una ricerca maturata all’interno dell’Università di Berkeley, in California, ha rilevato che gli abbracci servono a liberare l’ossitocina.
Questo ormone, lo ricordiamo, è molto importante, perché serve a:
- indurre il travaglio nelle donne in gravidanza
- rallentare la sarcopenia (perdita di massa muscolare) nelle persone anziane
La particolarità di questa scoperta risiede infatti nel fatto che, a differenza dei trattamenti per l’atrofia muscolare questo ormone non provoca il cancro, ma anzi aiuta gli anziani a recuperare velocemente dopo gli infortuni muscolari.
Questa ricerca ha quindi puntato tutto sul trovare una molecola che avesse determinati requisiti:
- ringiovanisse i muscoli o gli altri tessuti
- compisse il suo dovere senza aumentare il rischio di cancro.
Ecco come si è svolta l’indagine:
- l’ormone dell’ossitocina è stato somministrato a vecchi topi
- la sperimentazione è durata 9 giorni.
Gli scienziati hanno scoperto che i topi che avevano ricevuto l’ossitocina cicatrizzavano meglio.
“La riparazione dei muscoli dei vecchi topi è stata dell’80% più veloce di quelli giovani” ha osservato uno dei ricercatori, il dottor Christian Elabd.
I muscoli dei topi più giovani infatti, nonostante le iniezioni di ossitocina, non si rigenerano velocemente, come invece ci si sarebbe aspettati e che, bloccare gli effetti dell’ossitocina compromette la loro capacità di riparare i muscoli.
Infine sono stati studiati topi a cui è stato tolto il gene dell’ossitocina quando erano giovani in comparazione ad altri a cui invece è stato lasciato.
Soltanto in età adulta nel gruppo numero uno sono comparsi i primi segni di invecchiamento precoce.
In sostanza queste ricerche suggeriscono che il gene dell’ossitocina è l’unico il cui impatto si ravvisa più tardi nel corso della vita, il suo ruolo è legato appunto all’invecchiamento.
L’invecchiamento, sono in molti a crederlo, è a sua volta legato a malattie come il morbo di Parkinson e il diabete di tipo 2. E allora, se per rallentarle o posticipare tutti questi malanni bastasse davvero la “cura degli abbracci” non sarebbe bello?
Voi unimamme cosa ne pensate? State abbracciando qualcuno adesso? 🙂