La donazione del sangue è uno di quei gesti che ci permette con un semplice e importantissimo atto volontario di salvare “davvero” la vita delle persone.
In caso di nostra necessità, sarebbe poi necessario che questo gesto sia stato compiuto e condiviso da altri, una grande catena da alimentare.
Vi abbiamo recentemente raccontato e presentato il video sulla storia di James Harrison, l’incredibile e magnifica storia di un donatore di sangue che ha salvato la vita a ben 2 milioni di bambini.
Oggi vi raccontiamo “La prima volta”, una campagna assolutamente da condividere ed alla quale partecipare.
In occasione della Giornata Mondiale del Donatre di Sangue, l’AVIS (Associazione Italiana Volontari Sangue) lancia la sua campagna per progetto: “Sangue Sicuro per Salvare le Madri”.
Vi forniamo alcuni importanti dati che ci danno la dimensione dell’importanza di questa campagna di raccolta e sensibilizzazione che quest’anno pone l’accento sulle mamme.
Pensate che ogni giorno circa 800 donne muoiono a causa delle complicazioni legate al parto o alla gravidanza.
Questo numero pesa moltissimo nel totale dei decessi materni ed è infatti:
- il 34% delle cause di morte in Africa
- il 31% in Asia
- il 21% in America Latina.
Si tratta infatti di un fenomeno diffuso soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e che riguarda in particolare le adolescenti al di sotto dei 15 anni.
La trasfusione è un intervento salva-vita, per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha espressamente ed ufficialmente chiesto ai Ministri della Salute di tutti i paesi del mondo di adottare misure contrete affinchè le madri possano essere salvate dagli esiti fatali provocati dalla perdita di sangue. Su questo aspetto si può e deve intervenire, sensibilizzando la cittadinanza sul fatto che una trasfusione può realmente ” Salvare la vita a chi Dona la vita”.
La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue si celebra oggi 14 giugno, nell’anniversario del compleanno di Karl Landstein (1868-1943).
Biologo e fisiologo austriaco scopritore nel 1901 dei quattro principali gruppi sanguigni (A,B,AB e 0) e nel 1940 del fattore sanguigno Rh. La scoperta dei gruppi sanguigni (che valse a Landstein il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1930) portò, come maggiore conseguenza, all’impiego pratico e diffuso della trasfusione di sangue, che prima era molto rischiosa perché non si conosceva se il sangue di due individui fosse o no compatibile.
Istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa ricorrenza ha assunto negli anni un significato sempre più profondo, rappresentando un’occasione per ribadire a livello globale l’importanza di compiere un gesto semplice ma fondamentale come quello del dono.
L’accesso tempestivo al sangue ed emoderivati sicuri è l’obiettivo di questo focus, a cui ognuno di noi può fattivamente prender parte.
Segue il video dell’OMS per questa giornata.
E voi unimamme, ci siete? Condividete con noi questa importante causa? Passate parola!