Care unimamme, oggi festeggiamo Lanfranco, nome maschile, di origine germanica. Composto dalle radici germaniche “land” – “terra“- e “frank” – “libero”, letteralmente significa “uomo libero nel suo paese”, ma è interpretato spesso come “liberatore della patria”. Lanfrancus e’ quindi la forma latina di un antico nome di origine longobarda. Oggi è diffuso nel Centro-Nord, soprattutto in Emilia Romagna, molto raramente si trova nella forma femminile Lanfranca.
Chi si chiama Lanfranco vive una curiosa ambivalenza. E’ percorso da una sottile vena misantropia ma allo stesso tempo ama sentirsi coinvolto. E’ un amante della conoscenza e poco attratto dalla vita mondana. Alterna però momenti di socievolezza a periodi di assoluta solitudine, dai quali lui e soltanto lui decide quando è ora di uscire.
Simboli associati al nome
numero fortunato: 3
colore: verde
pietra: zaffiro
metallo: rame
Santo del giorno: San Lanfranco Beccari
Per quanto riguarda il santo, oggi ricordiamo San Lanfranco Beccari. Nasce a Gropello, Pavia, da una nobile famiglia, intorno al 1124 e viene consacrato vescovo di Pavia.
Lanfranco Beccari è ricordato nella storia della Chiesa cattolica per essere stato uno strenuo difensore dei diritti ecclesiastici nei confronti dei potere civile che si andava affermando nelle città padane. Lotta tanto, contro le autorità civili locali che volevano appropriarsi di alcuni beni ecclesiastici. Per questo motivo viene addirittura costretto a lasciare la sua diocesi. Per cui si reca a Roma, dove trova sostegno nel papa.
Le notizie sulla sua indole lo descrivono amabile con i buoni, ma energico con i cattivi.
Grazie all’opera di san Lanfranco viene eretto a fianco della chiesa di Gropello, nel 1180, l’Ospedale dei pellegrini detto poi ospedale dei Santi Giorgio e Lanfranco, per garantire assistenza a pellegrini e viandanti e per elargire elemosine. Gropello si trova infatti sull’antico tracciato della via Francigena, la strada percorsa dai pellegrini che provenivano dal nord Europa, ed erano diretti o a Roma o in Terra Santa.
Ritornato a Pavia, stanco di lottare, decide di ritirarsi nel monastero vallombrosano di S. Sepolcro dove muore il 23 giugno forse del 1198.
Diversi i miracoli che gli vengono attribuiti, alcuni molto originali. Oltre a guarigioni e scampati pericoli, si trovano almeno 4 casi di prigionieri liberati per sua intercessione:
- il primo un carcerato incatenato e con i ceppi ai polsi, viene ritrovato, dopo aver invocato San Lanfranco, miracolosamente liberato dagli stessi, a terra chiusi privi di scasso. Per tale motivo viene graziato e liberato;
- il secondo riguardo un evaso che viene intercettato da delle guardie e da una di queste accoltellato. Riportato in cella, invoca San Lanfranco e la mattina dopo si risveglia senza più nessuna ferita. Viene poi graziato;
- il terzo riguarda un condannato all’impiccaggione, il quale avendo invocato San Lanfranco, dopo ben 3 tentativi, non muore nonostante si sia provato anche a tirargli le gambe per soffocarlo. Anche in questo caso si decide di concedere la grazia;
- l’ultimo riguarda una donna condannata al rogo perchè accusata di aver avvelenato il fratello, ma Gelasia, questo il nome della donna, esce indenne dal rogo.
Care unimamme, che ne pensate della storia di questo nome? Vi piace il suo significato e la storia del santo italiano ricordato in questo giorno?