La moda del selfie sta spopolando di questi tempi, con conseguenze a volte drammatiche come nel caso del diciannovenne inglese Danny Bowman.
A Danny è stato infatti diagnosticato un disordine dismorfico del corpo e un disturbo ossessivo compulsivo, inoltre il ragazzo ha sviluppato una dipendenza da selfie che lo porta a scattare fino a 200 foto al giorno di se stesso.
“Il caso di Danny è particolarmente estremo. Non si tratta di vanità, ma di salute mentale. Il tasso di suicidi è molto elevato” riferisce lo psichiatra Dr. David Veale.
La dipendenza da selfie però non è l’unica conosciuta dagli psichiatri di questi tempi, esiste infatti anche la dipendenza da Facebook che prevede 6 punti fondamentali:
Una ricerca condotta presso l’Università del Michigan nel 2013 su studenti del college e adulti di mezza età ha evidenziato che le persone con tratti narcisistici postavano più frequentemente sui social network.
Le nuove tecnologie, come abbiamo visto per l’iniziativa No Make Up Selfie possono essere utilizzate per fini benefici, ma come racconta la storia di Danny per qualcuno l’ansia di esserci può diventare fonte di patologia.
Segue un video in cui Danny spiega come ha fatto a diventare dipendente da selfie e come ha ricevuto l’assistenza di cui aveva bisogno.
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