Proseguono, instancabili, le ricerche riguardanti le cause dell’autismo che, lo ricordiamo, è in costante aumento, mentre da uno studio condotto dalla University of California, emerge che questo disturbo potrebbe essere collegato ai pesticidi chimici.
In realtà un’altra ricerca, effettuata dall’Università di Chicago, aveva mostrato un legame tra l’inquinamento e l’incidenza dei casi di autismo.
Quindi questa essenzialmente conferma quanto già individuato.
La California è lo Stato sovrano in quanto produzione agricola negli Usa. Qui, circa 91 milioni di chili di pesticidi vengono utilizzati ogni anno, in particolar modo nella Central Valley, a Nord di Sacramento, e a Sud, vicino al confine con il Messico.
I pesticidi sono fondamentali per la moderna industria agricola, ma alcuni possono:
Almeno questo è quanto emerge dalle ricerche svolte.
Lo studio è stato condotto analizzando i pesticidi commerciali, avvalendosi del California Pesticide Use Report e collegando i dati residenziali di 1000 partecipanti al Childhood Autism Risk.
L’indagine comprendeva:
La maggior parte dei bambini risiedeva nella Central Valley e nella baia di San Francisco.
Gli scienziati hanno usato questionari per ottenere dati circa la residenza degli interessati:
I dati sulla residenza sono stati poi confrontati con quelli riguardanti l’uso di pesticidi.
“Abbiamo mappato dove vivevano le madri dei bambini al momento della gravidanza e poco prima della nascita. Abbiamo scoperto che le donne che si erano trovate vicine alla distribuzione di pesticidi avevano dato alla luce bambini affetti da autismo o con ritardo” ha dichiarato il professor Irva Herz Picciotto, a capo dello studio.
In modo particolare sono gli organofostati ad essere associati ad un alto rischio di sviluppo dell’autismo.
In ogni caso l’esposizione ai pesticidi può condurre a numerosi problemi perché il cervello dei feti in via di sviluppo è più fragile di quello degli adulti.
I pesticidi inoltre sono neurotossici e un’esposizione troppo precoce può:
Hertz Picciotto sostiene che i pesticidi influenzino la formazione delle sinapsi , ovvero gli spazi tra i neuroni e che permettono di trasmettere messaggi l’uno con l’altro.
Lo scienziato auspica che si possano eliminare i rischi ambientali collegati all’autismo trovando il modo di ridurre l’esposizione ai pesticidi chimici.
Sorge quindi, impellente, la necessità di aprire un dialogo su questo punto.
Noi speriamo che anche questo contribuisca a trovare preso una spiegazione certa al fenomeno dell’autismo e aiutare così i bambini e le loro famiglie.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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