Infertilità femminile: i bambini nati in seguito a trattamenti artificiali potrebbero essere a rischio

L’infertilità è un problema dilaniante per la coppia. Quella maschile può avere ripercussioni anche sulla salute dell’uomo, mentre quella femminile può influenzare anche la vita dei futuri figli.

Tra il 1969 e il 2006 in Danimarca è stato portato avanti uno degli studi più importanti per quanto riguarda lo sviluppo dei bambini nati da donne con problemi di fertilità: l’Università di Copenaghen nella veste del Dr Allan Jensen che ha condotto lo studio ha analizzato 2 milioni e 400 mila casi e estratto dati molto interessanti.

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Tra questi bambini danesi una piccola percentuale (il 5%) rappresenta quelli nati da donne con problemi di fertilità. Comparando i dati tra questo gruppo e il restante 95%, e in special modo i figli nati in questo periodo di tempo, è emerso che i bambini del primo gruppo hanno il 33% di probabilità in più di sviluppare disordini psichici. In particolare la schizofrenia e l’autismo, ma anche disordini psicologici da ansia, hanno percentuali di rischio significativamente maggiori.

L’incidenza maggiore tra l’altro si protrae oltre i vent’anni, continuando nell’età adulta. Anche se, come conferma il Dr Allan Jensen, non è stato possibile determinare se questa differenza percentuale venga determinata da qualche particolare trattamento o dall’infertilità stessa della donna. “L’incidenza delle malattie psichiatriche è maggiore ma il rischio pur essendo reale è modesto”.

Questo a sottolineare che i rischi corsi per evitare un trattamento possono essere maggiori di quanto sia pericoloso il risultato di questa ricerca.

Le procedure e i trattamenti contro l’infertilità” prosegue il professore nelle dichiarazioni riportate nel sito Independent.ie “hanno un effetto minore dell’infertilità stessa“, che è un tratto del genitore impossibile da aggirare.

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Possiamo tranquillizzare quindi chi abbia dei dubbi nel sottoporsi a trattamenti specifichi che anche in questo caso è la componente genetica la causa principale dei possibili disturbi.

Non è certo un motivo di tranquillità per quelle coppie che hanno difficoltà ad avere figli, ma una spinta ad affidarsi a cure mediche sempre all’insegna della consapevolezza.

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