Come si legge su Science Daily, il risultato di una ricerca del Douglas Mental Health University Institute e della MC Gill University, ha trovato una connessione tra lo stress materno prenatale e lo sviluppo nei bimbi di alcuni sintomi tipici dell’asma o tratti simili all’autismo.
La ricerca è stata condotta su un campione di 150 donne che erano incinte nel Gennaio del 1998, anno in cui in Quebec si è verificata una tempesta di ghiaccio ( da cui il la ricerca trae il nome di Ice Storm) tenute sotto osservazione fino al giugno dello stesso anno per monitorare le possibili conseguenze di questo stress sullo sviluppo dei loro bimbi.
La tempesta di ghiaccio, infatti, portò con sé una serie di disagi a cui le mamme hanno reagito in modi diversi, ma per comprendere meglio immaginiamoci un contesto, come quello del Quebec in quel periodo in cui ad esempio non ci fu elettricità per molti giorni, che in quel caso specifico i giorni furono addirittura 45.
I ricercatori, misurando il disagio recato dalla situazione di emergenza e le reazioni che questo disagio ha suscitato nelle madri, sono giunti alla conclusione che a un maggior stress accusato dalle madri corrispondeva una maggiore probabilità di presenza di sintomi simili all’autismo o simili all’asma nei bambini intorno all’età di 6 anni circa.
Maggiore stress è stato registrato da donne nel primo trimestre di gravidanza.
Quello che i ricercatori ci tengono a precisare è che i bambini osservati nel progetto non sono autistici, ma se le madri hanno accusato molto lo stress nel periodo della tempesta di ghiaccio, i loro bambini intorno ai 6 anni hanno manifestato comportamenti, come già detto, simili all’autismo come ad esempio:
Circa invece le bambine, il team ha riferito che se le madri avevano alti livelli di stress dopo la tempesta di ghiaccio queste sperimentavano sintomi come affanno ed è stata a loro diagnosticata e curata l’asma prima dei 12 anni.
I risultati dello studio mettono in evidenza quanto lo sviluppo fisico e la salute mentale del nascituro siano suscettibili all’ambiente materno e allo stato d’animo della mamma.
Il progetto “Tempesta di ghiaccio“ continua anche oggi a seguire lo sviluppo dei bambini, oggi adolescenti, prevedendo di effettuare scansioni con Risonanza Magnetica all’età di 16 anni.
Restiamo quindi in attesa di nuovi risultati, utili per capire come lo stress vissuto dalle donne in gravidanza possa essere nocivo per i bambini ancora nel grembo.
E voi unimamme che ne pensate?
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