Dopo avervi illustrato le caratteristiche della pillola dei 5 giorni torniamo a parlarvi di concepimento con uno studio teso a dimostrare che la classica “pillola” invecchia le ovaie.
Uno studio danese presentato al congresso dell’Eshe (Società europea di riproduzione umana ed embriologica) indica che la pillola riduce il volume della riserva ovarica e influisce addirittura sull’aspettativa riproduttiva.
Come si è svolta la ricerca sull’influenza della pillola sulle ovaie
La ricerca si è svolta nel modo seguente, tenendo in considerazione:
- 883 donne
- l’età era tra i 19 e i 46 anni
- la durata è stata di 3 anni
Si è scoperto che la pillola, effettivamente, riduce i livelli di ormone anti-mulleriano e i focolai antrali del 19 e 16%.
La riduzione più marcata però si evidenzia nelle ragazze tra i 19 e i 30 anni.
Birch Petersen, un esperto in questo campo, dichiara: “non riteniamo che la pillola modifichi le ovaie in modo permanente, ma siamo anche convinti che la donna debba esserne a conoscenza: ora sa che le sue ovaie possono sembrare vecchie. E soprattutto è necessario approfondire cosa succede quando si smette di prendere il contraccettivo“.
Conclusioni
Andrea Borini, Presidente della Società italiana di fertilità e sterilità non è allarmista. Secondo lui infatti, anni e anni di ricerche la pillola:
- non provoca menopausa precoce
- non salvaguarda i follicoli anche se non sono soggetti ad ovulazione
Viene così spiegato perché si riscontrano livelli più bassi di ormone anti-Mulleriano.
Insomma, come suggerito da Androkos, prima di prendere drastici provvedimenti e sospendere l’assunzione della pillola bisognerebbe avere dati più certi.
E voi unimamme cosa ne pensate di queste indagini? Vi sentite fiduciose circa l’uso della pillola? Dite la vostra se vi va.
Vi lasciamo con una ricerca secondo cui trattamenti per la fertilità possono causare danni ai bimbi.