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Neonato

La lettera aperta di un’ostetrica sui danni da taglio del cordone ombelicale

Published by
Maria Sole Bosaia

In una lettera aperta una famosa ostetrica statunitense, Robin Lim, pluripremiata per aver portato soccorso in territori devastati dai conflitti e disastri ambientali,  meglio conosciuta come Ibu Robin (madre Robin), ha voluto dire la sua, forte di anni e anni di esperienza, sui diritti dei bambini appena nati.

Lei sottolinea come gli adulti siano i custodi dei piccoli, e in quanto tali debbano pensare innanzitutto alla loro salute.

Parlando di donazione del sangue, Ibu Robin ci ricorda che che i bambini sotto i 18 anni non possono donare il sangue, poiché esse devono rispondere a determinare condizioni:

  • i donatori devono avere un peso minimo di 50 Kg.
  • le donazioni non devono superare lo 0,5, ovvero 1/10 della media del volume di sangue di un adulto.

Questo però contrasta con il fatto che ai neonati venga negato fino a 1/3 del volume del loro sangue.

Alla nascita il volume del sangue dei piccoli è di 78 ml/kg, quando il clampaggio del cordone ombelicale viene ritardato di 5 minuti il volume del sangue cresce e raggiunge i 126 ml/kg. Questa trasfusione placentare tocca quota 168 ml per un piccolo di circa 3,5 kg.

Ciò dimostra che per i bimbi non sussiste nessun vantaggio quando il loro cordone ombelicale viene reciso subito dopo la nascita. Tra l’altro diversi studi hanno dimostrato che si tratta di una pratica dannosa.

Benefici derivanti dal non tagliare subito il cordone ombelicale

Come accennato numerose ricerche indicano che ritardando il clampaggio dell’ombelico i bambini:

  • avrebbero una nascita meno traumatica
  • avrebbero meno emorragie endocraniche
  • guadagnerebbero maggiori riserve di ferro fino a 8 mesi
  • godrebbero di una migliore salute
  • avrebbero un’aumentata immunità
  • svilupperebbero più intelligenza
  • godrebbero di una potenziale maggior longevità.

L’atto di clampare il cordone ombelicale è, di fatto, una piccola operazione, e non ha una pratica molto lunga: ha ricevuto una spinta negli anni Sessanta quando si pensava che prevenisse l’ittero, ma in realtà si è scoperto che non vi è alcun legame.

Un’ulteriore tesi a favore del clampaggio è quella per cui si pensa possa prevenire la policitemia o l’eccesso di emoglobina. Ma anche questo, secondo Ibu Robin, non giustifica la prevaricazione effettuata sugli inermi bambini alla nascita.

Perché nessuno si ribella?

Fa specie che nessuno abbia mai messo in questione il clampaggio immediato e che, nonostante diverse indagini scientifiche dimostrino la sua dannosità, nessuno protesti.

In pratica nessuno si chiede cosa ne sia dei diritti del bambino. Nel 1995 l’Associazione Americana di Ginecologia ed Ostetricia pubblicò una lettera in cui veniva molto raccomandato il taglio immediato del cordone ombelicale per studi riguardo il gas nel sangue. In seguito però il bollettino è stato ritirato.

Studio: ritardare o evitare di tagliare cordone ombelicale

Un piccolo studio effettuato presso la casa del parto indonesiana di Bumi Sehat, in cui Ibu Robin opera da oltre 20 anni, ha indicato che nei bimbi che hanno ritardato il clampaggio alla nascita non vi è stato incremento di valori riguardanti l’itterizia

Anzi, i piccoli che soffrono di anemia per il clampaggio immediato hanno meno energie per cercare nutrimento nella madre e sono più deboli.

Inoltre, in tale casa del parto, dove non si taglia il cordone alla nascita, i neonati possono stare a stretto contatto pelle a pelle con la madre, e ciò elimina o riduce un potenziale trauma dovuto alla nascita.

Secondo quanto riporta Ibu Robin, infatti, presso la casa di parto si aspettano come minimo 3 ore, e comunque non si interviene prima che ogni minima pulsazione sia terminata.

Lo stesso Darwin sosteneva nel 1801: “Per il bambino una cosa molto dannosa è quella di clampare e tagliare il cordone ombelicale troppo presto. Dovrebbe essere lasciato, non solo fino a che il neonato abbia ripetutamente respirato, ma fino a quando siano completamente cessate le pulsazioni. Altrimenti il bambino rimane molto più debole perché gli viene a mancare una parte di sangue che gli appartiene e che invece resta nella placenta“.

Infine se a molti genitori viene chiesto di donare il sangue ombelicale dei figli per la ricerca, perché nessuno si interroga sull’utilità del sangue ombelicale per gli stessi bimbi?

Il taglio immediato o prematuro del cordone ombelicale è la più grande, maggiormente diffusa e medicalmente sancita violazione dei Diritti Umani del Neonato sul Pianeta” si legge alla fine di questa lettera pubblicata sul blog partocantato.

E voi unimamme cosa ne pensate di questa opinione espressa e sostenuta con grande passione e sentimento?

Per quanto riguarda la salute dei piccoli è spesso bene ascoltare tutte le campane, questa come vi suona?

Maria Sole Bosaia

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