Come si nasceva 100 anni fa? E’ indubbio che il ruolo dell’ostetrica fosse fondamentale, visto che a fine ‘800 le donne partorivano in una stanza circondata da donne: la levatrice o l’ostetrica che dir si voglia. Alcune donne partorivano in ospedale (e spesso morivano per la contrazione di infezioni dovute al fatto che i medici non prestavano molta attenzione all’igiene), ma quelle che abitavano in campagna invece partorivano in casa.
Molti medici dell’epoca scrissero in realtà diversi testi sul parto e l’accompagnamento alla nascita: ad esempio il dottor Henry Davidson Fry scrisse nel 1907 il volume Maternity dove si legge come si dovrebbe sterilizzare l’area dei genitali:
“L’infermiera dovrebbe prestare particolare attenzione alla pulizia e alla preparazione della pelle dell’addome e dei genitali esterni. Il primo lavaggio con acqua calda sterile e sapone, poi un lavaggio di pulizia e alla fine bisogna igienizzare le parti in una soluzione di bicloride 1- 1000 oppure di Lysol, in percentuale 1 a 100. E’ particolamente difficile rendere le parti esterne chirurgicamente pulite. I peli pubici dovrebbero essere tagliati con forbici o rasati, l’area pulita con acqua calda sterile e disinfettata con una soluzione di bicloride”.
Per quanto riguarda invece la gestione del dolore del parto, è interessante sapere che la Regina Vittoria, madre di 8 figli, è stata addormentata con il cloroformio quando ha dato alla luce il principe Leopoldo, una delle prime forme di anestesia.
E per il dopo? Sempre Fry suggerisce una serie di procedure che la donna aveva appena partorito doveva seguire:
“Non dovrebbe scendere le scale prima della fine di 4 settimane e alzarsi solo 1 volta al giorno per i primi tre giorni. Dopo ciò può scendere di mattina o di sera. Alla fine della quinta settimana può uscire per una piccola passeggiata. Le visite possono essere consentite solo per un breve periodo”.
Come riporta l’articolo sul sito mentalfloss.com, già allora i medici avevano comunque capito che le donne sono più forti degli uomini ed è per questo che oggi la nascita è di nuovo ritornata nelle mani di figure femminili (la serie Call the Midwife, Chiama l’ostetrica ne è un esempio). Scrive ad esempio John Gunn nel Gunn’s New Domestic Physician nel 1861:
“La donna generalmente sopporta il dolore e la malattia con più forza di un uomo, questo è evidente”.
E voi unimamme che ne pensate? Quanto conta o è contato per voi il supporto e l’assistenza di un’ostetrica al momento del parto?
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