Care unimamme torniamo a parlare di allergie, ovvero quelle fastidiosissime intolleranze e problemi che possono complicare un po’ la vita dei nostri piccoli.
Secondo un recente studio australiano infatti i bambini potrebbero sviluppare allergie e intolleranze alimentari prima ancora di nascere.
Gli scienziati sono giunti a questo tipo di teoria osservando le analisi del sangue di un campione di 12 piccoli e notando che alcuni erano nati con significative differenze genetiche.
I ricercatori del Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne però hanno fatto un passo in più, studiando l’epigenetica dei neonati, rivelatasi fondamentale per i successivi risultati e individuando l’origine dei loro geni allergici.
Questa indagine quindi ha indagato in modo approfondito cosa possa spingere i piccoli a sviluppare determinate allergie, inserendosi perfettamente nell’annosa questione ambiente “contro” genetica.
Secondo il dottor David Martino, uno dei fautori della ricerca, stili di vita e ambiente possono modificare gli interruttori epigenetici sul DNA, ad esempio il gene delle intolleranze alimentari può non esprimersi in maniera troppo forte.
Grazie ad esami approfonditi sul DNA sono stati trovati diversi interruttori che si diversificavano nei piccoli che avevano sviluppato insofferenze alimentari e che si sono manifestati in alcuni importanti geni del sistema immunitario.
I ricercatori hanno scoperto che alcuni geni del sistema immunitario, appunto, si erano interrotti, ed esaminando successivamente il sangue prelevato dal cordone ombelicale dei piccoli, sono state riscontrate le stesse problematiche, suggerendo quindi che il cambiamento avviene molto in fretta.
Questa ricerca dunque potrebbe cambiare molto nell’attenzione dei genitori riguardo la somministrazione di cibi nuovi ai figli. Solitamente infatti le mamme ci vanno con i piedi di piombo, proprio per evitare ai bimbi di sviluppare allergie.
Se i risultati di questa indagine verranno confermati da ulteriori approfondimenti (la stessa ricerca verrà applicata a oltre 5000 soggetti) allora i genitori non dovranno più rimanere in apprensione per mesi sperando che il loro bambino non sviluppi reazioni avverse. Fin dalla nascita i medici indicheranno a cosa i piccoli saranno insofferenti e, addirittura, un giorno, potrebbero individuarli già nell’utero e correggerli.
Per mamma e papà quindi un pensiero in meno in merito alla salute dei loro figli!
E voi unimamme, state tirando un sospiro di sollievo?
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