Comprendere le dinamiche che governano l’universo femminile non è sempre semplice per gli uomini. Quante volte ci è capitato di ascoltare la frase: ” ma come si fa’ a capire voi donne?“, questo magari dopo un tentativo risultato vano di comprendere il perché di una scelta o di una risposta.
Parlare a un uomo circa i “nostri” punti di vista significa rivolgersi a lui parlando spesso un’altra lingua.
Ma cosa accadrebbe se ribaltassimo gli attori nel racconto? Se fossero gli uomini a raccontarci il loro sguardo sui nostri comportamenti e le nostre scelte… se fossero loro a dirci ciò che siamo.
Potremmo scoprire che ciò che facciamo non è sempre coerente con quello che diciamo?
Lo spunto nasce da un articolo pubblicato qualche tempo fa su elitedaily.com e che cerca di rispondere a una tipica domanda sulle preferenze femminili in fatto di scelta del partner… basandosi sui dati dell’esperienza diretta vissuta dallo stesso autore.
Secondo le conclusioni di Paul Hudson, autore del pezzo, affrontare una relazione comportandosi da bravo ragazzo non è la scelta migliore per un uomo.
Secondo Hudson infatti, le donne “credono” di voler un bravo ragazzo ma in realtà non è così, ed a suo dire hanno le idee abbastanza confuse.
Rileggendo i passaggi delle sue argomentazioni, il filo del ragionamento risulta abbastanza verosimile.
Una donna crede di volere un uomo gentile, che ride sempre e che la fa ridere. Un uomo che corre a ogni suo bisogno e la fa sentire al centro dell’attenzione.
Lei crede…
In realtà così non è, ed agli occhi di una donna un uomo gentile, un “bravo ragazzo” risulta invece debole, noioso, servile.
Una donna vuole eccitazione, mistero e dramma….vuole un cattivo ragazzo. L’atteggiamento un po’ spaccone, un po’ isolato e perché no un pizzico egoista. Un bad boy sembra senz’altro più virile e questi tratti giocano sulla psiche “confusa” delle donne un certo fascino.
Ma c’è un però, e questo subentra nel momento in cui si considera la durata e l’aspettativa di una relazione.
Nessuna donna ha mai vissuto felice e contenta con un cattivo ragazzo! Il bravo ragazzo è quindi necessario per stabilizzarsi, per mettere su una famiglia perché è lui ad essere disposto a farlo.
Così la verità è, care unimamme, che non si desidera un cattivo ragazzo. Una donna non sceglie tra i due, ma cerca la sfida!
Si vuole trasformare un cattivo ragazzo in un bel ragazzo. Perché? Perché una volta che i cattivi ragazzi si stabilizzano, non sono più cattivi ragazzi – diventano dei bravi ragazzi.
Uno dei desideri più veri di una donna è infatti quello di convertire lo spericolato uomo selvaggio nel tentativo di mettere un collare su di lui.
A chi non piace una sfida, giusto?
Quindi la verità è forse che le donne che vanno con questi “cattivi ragazzi” in realtà non vogliono un rapporto. Vogliono solo provare il brivido della caccia.
Una pseudo-rapporto che è più appariscente di ogni altra cosa, una relazione che richiede una grande storia di pathos, un sacco di dramma e soprattutto la possibilità costante della “perdita” – esattamente come nei film…(sarà forse colpa di Hollywood?)
Con il tempo, tutte le donne tornano dal lato oscuro.
Si rendono conto che essere trattati come se fossero senza valore ed a trascorrere la maggior parte del loro tempo da sole o a sentirsi sole, trasformano tutto il pathos in emicrania e dolorosi ricordi.
Così il desiderio si trasforma…
Ed ecco che la donna vuole un bel ragazzo ad amarla, a trattarla con rispetto ed a trascorrere del tempo con lei perché vuole farlo.
E voi unimamme, vi riconoscete in queste trasformazioni? Avete attraversato anche voi i passaggi dell’attrazione che ha descritto Hudson? Avete mai cambiato idea?
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