Il passaggio dalla scuola dell’infanzia a quella materna è sicuramente molto importante sia per il bambino sia per i genitori: si chiude il completamento del percorso di crescita in cui passa da un mondo soggettivo a quello oggettivo, fatto da regole condivise che devono essere rispettate.
Inserimento dei bambini
In questo momento della sua giovane vita il bambino dovrà possedere una serie di competenze, acquisite durante gli anni di scuola dell’infanzia e di vita in famiglia, come riporta il sito dell‘Ospedale Bambino Gesù di Roma:
- completa ed armonica capacità motoria globale e di coordinazione visuo-motoria
- adeguate capacità visive ed uditive
- padronanza del linguaggio, sia in comprensione che in espressione
- capacità di prestare e mantenere l’attenzione
- capacità di elaborare (associare) simbolicamente
- deve essere capace di relazionarsi con gli altri
Se l’ingresso nella scuola primaria è anticipato a 5 anni è importante che gli insegnanti osservino i bimbi nel loro sviluppo e nel caso esistano dei problemi, come deficit neurosensoriali o motori, cognitivi o di linguaggio è bene consultare lo psicologo o il neuropsichiatra infantile.
Come facilitare l’inserimento? Si tratta di un passaggio fondamentale in cui il bambino si sente “grande”. Potrebbe viverlo con conflitto se magari i genitori – soprattutto la madre – vivono con dolore il fatto che il figlio cresca. I genitori devono aiutare il bambino nel suo processo di responsabilizzazione e quindi condividere le regole della scuola, aiutandolo a rispettare regole e impegni.
E’ inoltre importante che eventuali problematiche siano affrontate nella loro serietà: ad esempio in caso di dislessia non bisogna sgridare il bimbo dicendogli che è solo pigro.
E voi unimamme come avete gestito l’inserimento dei vostri piccoli alle elementari?
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