Care unimamme, forse ricorderete la storia di Nada, bimba in fuga da un matrimonio a soli 11 anni.
Purtroppo questo è il destino che aspetta molte spose bambine siriane rifugiate in Giordania.
Secondo le stime di Save the Children i matrimoni precoci coinvolgono 1 ragazzina su 4 e la percentuale sale al 48%, in modo particolare, per le piccole rifugiate in Giordania.
L’ultimo rapporto di Save the Childre: “Troppo giovani per sposarsi“, segnala l’aggravarsi di questa pratica a seguito del conflitto in cui è coinvolta la Siria.
Prima delle violenze da cui è attraversato il paese il fenomeno dei matrimoni precoci delle bimbe siriane si aggirava intorno al 13%.
Il notevole incremento di questa abitudine è dovuto:
I genitori delle piccole, per ovviare a questi problemi pensano di far sposare le loro figlie a uomini più anziani per proteggerle.
Questa naturalmente, non è la strada giusta e ci tiene a sottolinearlo Valerio Neri, Direttore di Save the Children.
“Quelle che si sposano prima dei 18 anni hanno infatti più probabilità di vivere esperienze di violenza domestica rispetto alle loro coetanee che si sposano più tardi”.
Diventare ragazza madre non è consigliabile anche a causa del problemi e complicazioni che possono sopraggiungere nel corso di una gravidanza in così giovane età.
Le testimonianze delle giovani costrette a sposarsi e a mettere al mondo bambini in un contesto così difficile sono drammatiche, ecco quella di una rifugiata: “avevo 15 anni quando mi sono sposata. Ho avuto due aborti, ma non sapevo come affrontarli, non riuscivo a capire se fosse stata colpa mia. Ora ho 19 anni e sono mamma di un bambino di nove mesi, ho avuto un parto molto difficile e ancora mi sento troppo giovane per fare la mamma“.
Ma mentre l’universo maschile vede ancora le donne come esseri fragili da proteggere trovando una maniera davvero distorta per farlo, le madri di queste giovani mostrano una certa resistenza all’idea che le loro bimbe seguano un così triste destino.
Queste bambine infatti, fuggendo dalla Siria per emigrare come rifugiate in un altro paese, hanno già dovuto affrontare un enorme stress e si trovano a forte rischio psicologico e di abusi. Inoltre, a causa dell’età ed essendo il loro corpo ancora immaturo per affrontare una gravidanza sono 5 volte più a rischio di morte per parto delle mamme più mature.
Purtroppo questa, care unimamme, è l’ennesima tragedia nella tragedia derivata dal conflitto siriano le cui vittime, ancora una volta, sono bambini innocenti. Fortuna che organizzazioni come Save the Children ci consente di sensibilizzarci su questi drammi che toccano i bambini. Se volete fare qualcosa anche voi, diverse le modalità per supportare il loro operato e perchè no, per offrirsi come volontari.
E voi unimamme, cosa fareste per aiutare queste povere bambine?
(Fonte: Save the Children)
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